Tour of the Alps 2019, a Nibali manca solo la vittoria: “Ma il morale c’è e la gamba gira”

A Vincenzo Nibali è mancato solo il successo nella quarta tappa del Tour of the Alps 2019. Già protagonista di una serie di attacchi durante le prime frazioni della corsa trentina, il capitano della Bahrain-Merida ha dato grande spettacolo nella frazione che si è conclusa a Cles scattando a ripetizione sulle rampe del Passo Predaia, frantumando il gruppo dei migliori e piegando anche la resistenza di Chris Froome (Sky), che anche oggi si è messo al completo servizio dei giovani compagni di squadra Pavel Sivakov e Tao Geoghegan Hart. Proprio la coppia britannica insieme a Rafal Majka (Bora-hansgrohe) è riuscita a reggere il ritmo impresso dallo Squalo, che ci ha riprovato ancora sulla dura rampa che ha preceduto gli ultimi tre chilometri. A questo punto è partito in contropiede Majka, sul quale ha chiuso la coppia della Sky con Geoghegan Hart che ha lanciato lo sprint precedendo proprio il messinese.

Mancato l’appuntamento con la prima affermazione dell’anno, Nibali si è però consolato con un’altra bella dimostrazione in vista della Doyenne di domenica e in previsione del Giro d’Italia (11 maggio – 2 giugno) nel quale andrà a caccia della terza vittoria in carriera: “I ragazzi si sono comportati bene oggi. Nel finale ho parlato un attimo con Majka, perché la Sky controllava sia me che lui. Gli ho detto di provare ad aiutarci insieme, ma credo che abbia sbagliato a seguire il primo scatto che ho fatto io ai tre chilometri. Così gli ho detto di fare il buco, per poter poi ripartire, ma a quel punto la salita era finita, loro sono riusciti a chiudere su Majka. Tao è più veloce, non ci posso fare niente ma è merito suo”.

Per il messinese proseguono le prove generali in vista degli appuntamenti più importanti del prossimo mese: “Anche la squadra oggi ha fatto un grande lavoro, Antonio ha centrato per il secondo giorno consecutivo la fuga e la squadra è andata bene. Ora c’è ancora un altro giorno, poi tiriamo il fiato un attimo in previsione del Giro d’Italia e per la Liegi. La vittoria è scappata, ma il morale c’è perché alla fine la gamba gira bene”.

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