“Al fine di valorizzare e promuovere il territorio italiano e le singole regioni attraverso il ciclismo professionistico, alla Lega del ciclismo professionistico è attribuito un contributo di 2 milioni di euro per l’anno 2025 e di 2,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, destinato, nel limite di spesa autorizzato ai sensi del presente articolo, all’organizzazione di gare ciclistiche professionistiche di livello nazionale, su strada e in linea, inserite in un calendario annuale organizzato dalla medesima Lega del ciclismo professionistico”.
È quanto recita il comma 267 dell’articolo 1, denominato proprio “Contributo, in favore della Lega del ciclismo professionistico, destinato all’organizzazione di gare ciclistiche professionistiche di livello nazionale”, della legge di bilancio 2025, approvata nei giorni scorsi. Si parla dunque di un totale di sette milioni per il prossimo triennio su cui la Lega Ciclismo di Roberto Pella, membro dell’attuale governo, potrà contare per cercare di rilanciare un movimento italiano che negli ultimi anni ha visto scomparire sempre più corse. Fondi ai quali si aggiungono peraltro altri 300.000 euro, divisi in tre tranche annuali, destinati specificatamente “a favore delle Regioni del Sud d’Italia inserite a calendario in un circuito a tappe denominato Grand Tour della Magna Grecia”.
Questi ultimi sono soldi che andranno messi in conto esclusivamente nel caso di effettivo svolgimento di un evento che nelle scorse settimane era stato introdotto, ma si tratta solamente dell’inizio dell’iter. Per quanto riguarda questi fondi, “la definizione delle modalità di erogazione del contributo e delle modalità di controllo sull’effettivo utilizzo delle risorse da parte dei beneficiari è demandata ad un successivo decreto del Ministro per lo sport e i giovani”.
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