GP Indurain 2019, colpaccio di Hivert! Il francese anticipa Luis Leon Sanchez

Jonathan Hivert si è aggiudicato il GP Indurain 2019. Il francese della Direct Energie ha trionfato nella classica spagnola anticipando i favoriti con un’azione solitaria all’interno degli ultimi due chilometri, dove è riuscito a fare la differenza per poi arrivare a braccia alzate sul traguardo. Il secondo posto è stato ottenuto da Luis Leon Sanchez (Astana), che non è stato in grado a riprendere l’attaccante nel finale ma ha regolato il gruppetto di inseguitori in volata. Il podio di giornata viene invece completato da Sergio Higuita (Fundacion Euskadi), in una giornata caratterizzata da un ritmo molto elevato e da tantissime azioni lungo le salite e le discese disseminate lungo il percorso.

Il primo tentativo di fuga è quello buono, con ben otto corridori che riescono a evadere dal controllo del plotone. Sergio Rodríguez, Sergio Samitier (Euskadi-Murias), Jetse Bol (Burgos-BH), Alexandr Riabuschenko (UAE Team Emirates), David González (Caja Rural), Loic Chetout (Cofidis, Solutions Crédits), Bernardo Suaza (Manzana Postobon) e Diego López (Fundación Euskadi) animano quindi la classica spagnola, per quanto gli inseguitori non concedano mai più di 1’40” di vantaggio. Alle loro spalle è soprattutto la Movistar a incaricarsi di dettare l’andatura, intenzionata a permettere ai propri capitani di giocarsi le loro carte nel finale. La formazione iberica accelera ulteriormente in vista dell’Alto de Ibarra, a circa 77 km dal traguardo, portando il gap sotto i 40 secondi. Mentre dalla testa perdono contatto Chetout e Lopez, il plotone mantiene il distacco stabile sotto il minuto.

A 68 dal traguardo attacca a sorpresa Nairo Quintana (Movistar), che quando si accorge di non aver nessuno compagno di fuga si rialza. A quel punto prova a muoversi allora Merhawi Kudus (Astana), il quale a sua volta desiste dopo poco tempo. Nel frattempo in testa rimangono i soli Suaza, Riabuschenko e Samitier, gli unici in grado di tenere il plotone a una distanza di una ventina di secondi. Ai -65 parte John Darwin Atapuma (Cofidis, Solutions Crédits), che rientra sui battistrada ma non trovando collaborazione attende di essere riassorbito. Il gruppo torna quindi compatto, ma un’accelerazione imposta dal ritmo di Gorka Izagirre (Astana) lo seleziona in modo decisivo, tenendo solo una quindicina di unità in testa. A quel punto però la corsa viene momentaneamente neutralizzata per assenza di ambulanze in coda, a causa delle numerose cadute di giornata.

La competizione riparte dopo circa un quarto d’ora nei pressi del cartello che indica i 50 chilometri all’arrivo. Ricevuto l’ok dei giudici, attacca immediatamente Mario Gonzalez (Euskadi Basque Country), seguito a ruota da Omar Fraile (Astana). Sotto l’impulso della Movistar il plotone prima rientra sui due attaccanti, poi si fraziona in diverse unità con solo una ventina di uomini in grado di rimanere al comando sull’Alto de Lezaun: si tratta di Carlos Verona, Eduard Prades (Movistar), Mikel Nieve, Tsgabu Grmay (Mitchelton-Scott), Omar Fraile, Gorka Izagirre, Luis Leon Sanchez (Astana), Jonathan Hivert (Direct Energie), Anthony Perez (Cofidis), Rui Vinhas (W52 FC Porto), Fernando Barceló, Mikel Iturria (Euskadi Basque Country Murias), Ruben Plaza Molina (Israel Cycling Academy), Jonathan Lastra, Cristian Rodriguez (Caja Rural), Aldemar Reyes, Yacid Sierra (Manzana Postobon), Sergio Higuita (Fundacion Euskadi), Alexander Vdovin (Lokosphinx) e Luis Mendonça (Radio Popular Boavista).

Quando la testa della corsa acquisisce un minuto di vantaggio sul plotone e si accorge di non poter essere ripresa, inizia la lunga serie di attacchi. I primi a muoversi sono Perez, Sanchez e Prades, che conquistano una decina di secondi ma vengono rapidamente ripresi. A quel punto riparte quest’ultimo, stavolta insieme al compagno di squadra Verona, Nieve e Fraile. A 20 km dall’arrivo il gruppo torna compatto e si prepara alle ultime difficoltà di giornata, procedendo di comune accordo, con l’eccezione di Lastra prima e Perez poi, che cercano inutilmente di anticipare gli avversari. Verso Irau il ritmo di Gorka Izagirre fa ancora molta selezione, e Nieve ne approfitta per cercare un allungo piuttosto deciso. Lo spagnolo viene tuttavia ripreso, e Plaza Molina prova ad attaccare a 6 km dal traguardo. Il plotoncino in testa tuttavia si ricompatta e affronta la discesa con una decina di unità. In quel tratto allunga Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che mostra grandissime doti e conquista qualche metro. Quando a due chilometri dall’arrivo si torna a salire, Hivert parte deciso e salta lo sloveno in testa, involandosi verso il traguardo, a cui giunge da solo a braccia alzate. Dietro di lui Sanchez vince la volata dei battuti, davanti a un ottimo Higuita. Chiude sesto invece Pogacar, battuto anche dagli spagnoli Nieve e Verona.

Ordine d’arrivo GP Indurain 2019

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