Adriatica Ionica Race 2018, Viviani: “Dedico il successo ai compagni, sono in forma super”
Elia Viviani inarrestabile alla Adriatica Ionica Race 2018. Il velocista della Quick-Step Floors ha vinto la seconda frazione della corsa italiana, imponendosi su Simone Consonni (UAE Team Emirates), conservando così la maglia di leader conquistata ieri durante la cronosquadre. Un risultato che conferma l’ottima condizione del veneto, già protagonista assoluto allo scorso Giro d’Italia con quattro vittorie di tappa e la maglia ciclamino indossata a Roma. La tappa di domani non gli permetterà di difendere il primato, ma nel week end potrà provare a ottenere nuovi successi di giornata.
Il classe ’89 ha descritto con entusiasmo il risultato odierno: “Ieri avevo promesso di provare a difendere il primato nella corsa, è bello quando vestiamo maglie di leader diverse dalla nostra ufficiale. Ho fatto anche una bella volata, era importante pure per la classifica della maglia a punti che forse potremo conquistare domenica”.
L’oro olimpico in pista a Rio 2016 ha raccontato le emozioni della prima parte della tappa: “La squadra sin da stamattina ha deciso di tirare perché alla Quick-Step quando partiamo con una maglia di leader cerchiamo di difenderla, poi c’era il punto di domanda che non sapevamo se saremmo arrivati a disputare la volata perché il finale era molto movimentato. Alla fine stavo bene e ho chiesto ai compagni di tirare per chiudere la fuga prima degli strappi di Asolo dove ovviamente sono arrivati degli attacchi, ci siamo messi in difesa e grazie alla presenza di Niki Terpstra abbiamo chiuso negli ultimi cinque chilometri sull’attacco di Conti e Canola e ancor prima sull’attacco deciso di Brambilla”.
Alla fine la volata è andata bene, nonostante qualche caduta dei compagni nella fase iniziale: “Lo sprint era un po’ per tutti senza gambe, perché c’è stato un po’ di miscuglio negli ultimi 500 metri, ma sono uscito bene e sapevo che c’era una semicurva a destra con gli ultimi 100 metri fatali. Alla fine ho battuto Consonni, sono contento. Oggi il caldo ha reso la corsa veramente dura, tre compagni sono caduti (Asgreen, Knox e Narvaez) e a loro dedico questo successo;li ringrazio per lo splendido lavoro svolto”.
Il vincitore di giornata spende poi qualche parola positiva sul giovane rivale sconfitto oggi: “Ho battuto Simone Consonni, un classe’ 94 che da tempo sostengo sia uno dei migliori talenti sui quali l’Italia può contare, sia ora sia per il futuro. Ha seguito un po’ il mio percorso su pista ed è uno dei più bei talenti sul quale dobbiamo puntare sul futuro perché ha testa e gambe. Non è solo un velocista, ma ha grandi mezzi anche per le classiche. Sono un suo grande tifoso”.
Infine, qualche battuta sulla stagione e sulle sue ambizioni per il campionato italiano: “Dopo il Giro c’erano due opzioni: staccare e provare a tenere duro, che era più una questione di testa che di fisico. Dopo un po’ di recupero si ritrovano le energie, abbiamo lavorato bene nel finale e speriamo di raccogliere il massimo anche nei prossimi giorni. Non posso nascondermi, la condizione è super e sarò all’italiano, ma il percorso è veramente duro e sono circa 238 chilometri. Quindi partecipo, ma non posso considerarmi tra i favoriti perché corridori come Ulissi, Visconti, Gasparotto, Colbrelli e pure Brambilla possono primeggiare. Io sarò con solo tre compagni, correrò in difesa e vediamo cosa succede”.
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