Stati Uniti, università crea una squadra per ricordare il primo campione mondiale afroamericano: “Per rendergli omaggio, è poco conosciuto”

Negli Stati Uniti il ciclismo, a livello agonistico, è uno sport che molto raramente ha visto protagonisti afroamericani. Nessun corridore di colore arrivato dall’altra sponda dell’Atlantico ha mai corso un Grande Giro, ma andando – molto – indietro negli anni nella storia c’è una figura significativa per il ciclismo mondiale. Si tratta di Marshall W. Taylor, soprannominato Major, che era arrivato alla fine del XIX secolo a vincere anche un titolo mondiale su pista. Negli Usa, però, il suo nome non è particolarmente conosciuto, tanto che un professore universitario di management sportivo ne ha scoperto l’esistenza solo la scorsa estate.

“Pensavo di conoscere tutte le leggende sportive che avevano contribuito ad abbattere le barriere razziali – racconta Umar Muhammad, insegnante all’università Saint Augustine di Raleigh, North Carolina, a L’Equipe – Ma quella di Taylor è una figura davvero poco conosciuta nello sport statunitense”. “Major” impressionava gli spettatori con la sua potenza e le sue acrobazie in bicicletta: poi, diventato professionista, nel 1899 vinse il titolo iridato della velocità, dopo aver fatto registrare una serie di record del mondo. Fu il primo atleta afroamericano a vincere un titolo mondiale, il secondo di colore in tutto il mondo (il primo fu un pugile canadese, George Dixon).

Come contribuire a ricordare le gesta di Taylor? “Abbiamo deciso di creare una squadra di ciclismo, per rendere omaggio alla sua memoria e a quello che ha fatto”. La squadra è finanziata dall’università (con i contributi di studenti, attuali ed ex), è affiliata alla Federazione ciclistica americana ed ha già sei membri, tra cui Aaliyah Williams, giocatore di pallacanestro di 23 anni: “Questo college è una famiglia, il sentimento di appartenenza è più profondo qui che in altri posti”. Al momento, però, i nuovi corridori non possono allenarsi all’esterno per via delle restrizioni dovute al Covid-19 e sono costretti in palestra.

Fra gli altri membri della squadra ci sono anche uno studente arrivato dall’Eritrea, che non ha mai fatto alcuna gara, e un atleta di Saint Vincent e Grenadine, che di gare ne ha fatte sì, ma sui 400 metri di corsa… Brandon Valentine-Parris è arrivato anche ai Giochi olimpici, partecipando a quelli di Rio 2016: “Voglio essere il primo uomo nella storia a partecipare alle Olimpiadi sia nell’atletica che nel ciclismo”. Inizialmente, i nuovi ciclisti prenderanno confidenza con la materia su piattaforme virtuali, poi si passerà alla strada, si spera con il 2021.

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