Nairo Quintana, l’MPCC smentisce la possibilità di dialogo con il corridore colombiano: “Non ci sarà nessun incontro”
Situazione sempre più difficile per Nairo Quintana. Il corridore colombiano è ancora senza squadra, dopo la burrascosa fine del suo rapporto con l’Arkéa-Samsic, e lo scenario non sembra farsi favorevole per un suo eventuale ritorno nel ciclismo che conta. Quintana, da poco 33enne, aveva dichiarato che si sarebbe spostato in Europa per provare a incontrare l’Unione Ciclistica Internazionale e, soprattutto, il Movimento per un Ciclismo Credibile. Sarebbe proprio l’MPCC, cui aderiscono numerose squadre, sia WorldTour che Professional, a fare da “barriera” nei confronti di un nuovo contratto per il vincitore del Giro d’Italia 2014 e della Vuelta a España 2016.
Dall’MPCC, però, è arrivata una netta stroncatura di questa possibilità: “Non bisogna invertire le responsabilità in questa vicenda – le parole di Roger Legeay, presidente del Movimento, raccolte da El Tiempo – È Quintana a non aver rispettato le norme internazionali e questo fatto è stato confermato sia dall’UCI che dal Tribunale Arbitrale per lo Sport (altrimento noto come TAS – ndr)”.
Nessuna possibilità di “trattativa”, quindi? “Non ci sarà alcun incontro, non c’è nessun cambiamento nella nostra posizione sulla vicenda”, le nette parole di Legeay. A questo punto, pare molto difficile che Quintana possa riprendere il filo della sua carriera in una squadra di punta, confermando per certi versi quello che aveva sostenuto Johan Bruyneel ormai diverse settimane fa. L’ex corridore belga aveva parlato di un “veto” imposto alle squadre da parte delle varie istituzioni del mondo ciclistico.
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