Egan Bernal, Vincenzo Nibali e Nairo Quintana incensano Tadej Pogacar: “Uno o due gradini sopra di noi”

Nel 2026 Tadej Pogačar continuerà a dominare la scena ciclistica. Su questo concordano tre grandi corridori come Vincenzo Nibali, Nairo Quintana ed Egan Bernal, che si sono ritrovati in occasione del Giro de Rigo, una gran fondo organizzata da Rigoberto Urán in Colombia, nella città di Barranquilla, per celebrare lo spirito sportivo del Giro d’Italia. A margine dell’evento c’è stata l’occasione per confrontarsi su diversi temi e il punto di incontro è stato riconoscere lo sloveno come “il corridore più forte del momento”, ma non solo visto che sono stati fatti anche dei paragoni illustri con il passato.

Per Nibali il confronto con il leggendario Eddy Merckx è assolutamente possibile, soprattutto guardando al dominio totale nelle ultime stagioni. “Dopo trent’anni abbiamo ritrovato un corridore incredibile – le parole del siciliano riportate dall’agenzia spagnola EFE – Penso che, in questo momento, competere con lui sia davvero, davvero difficile.” Un altro aspetto sottolineato dallo Squalo dello Stretto è che anche quando il corridore della UAE Team Emirates-XRG non è in perfetta forma, riesce comunque a chiudere sempre nelle prime posizioni: “Quando non è al massimo, finisce comunque secondo o terzo”.

La capacità di Pogačar di rendere al meglio in ogni tipo di corsa è sottolineata anche da Egan Bernal, che in una recente intervista aveva inoltre evidenziato come fosse frustrante correre contro lo sloveno. Secondo il corridore della Ineos Grenadiers per questo motivo non avrebbe senso parlare di un percorso del Tour de France 2026 poco adatto a Pogačar, visto che con le sue capacità può vincere sempre: “Che ci siano 100 chilometri di cronometro o un percorso di qualsiasi tipo, sarà sempre il favorito per vincere”.

I due colombiani inoltre si spingono oltre il paragone di Nibali e mettono il corridore sloveno in cima alla classifica all-time del ciclismo. Bernal rimarca come Pogačar abbia “ancora molto tempo davanti per diventare il più grande della storia”. Ancora più netto il commento di Quintana, per cui anche nei momenti migliori della propria carriera, non ci sarebbe stata alcuna possibilità di competere contro lo sloveno, così come per gli altri colleghi presenti: “Sarebbe non uno, ma due gradini sopra di noi, perché è il corridore più forte di tutta la storia del ciclismo”.

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