Trek-Segafredo, Elisa Balsamo: “Sogno di vincere una Classica. Molti giornali avevano in copertina Ganna e non me, spero queste cose cambino”
Elisa Balsamo si racconta a trecentosessanta gradi. La campionessa del mondo ha parlato in un’intervista a Rouleur delle sue passioni lontano dalla bici, ma anche di quale saranno i suoi obiettivi in questo 2022, che affronterà su una splendida bici dorata. La classe ’98 ha ovviamente fatto partire il suo racconto dal successo iridato a Lovanio, sottolineando che le ha si cambiato la vita perché ora riceve molte più attenzioni che in passato, ma non ha cambiato lei come persona, che rimane la stessa di sei mesi fa. Infine, la cuneese non ha potuto non commentare il suo cambio di squadra con approdo nel WorldTour alla Trek-Segafredo.
Dopo aver parlato anche delle difficoltà nel conciliare lo studio (le mancano solo quattro esami alla laurea) e la vita da atleta professionista, e ora anche da campionessa del mondo, la ventitreenne ha quindi rivissuto i momenti del mondiale fiammingo, sottolineando l’importanza del lavoro delle compagne di nazionale e il significato della vittoria in volata proprio su Marianne Vos: “Hanno lavorato tutte per me, per tutta la gara, è stato fantastico. Senza di loro, non sarebbe stato possibile. Marianne Vos era un mio idolo da bambina e lo è ancora adesso, per me è un esempio, perché ha vinto tutto ed è fortissima. Battere proprio lei rende questa maglia ancora più speciale”.
Vincere un mondiale nelle Fiandre rende abbastanza chiaro quale potrebbe essere il prossimo obiettivo della nuova arrivata in casa Trek-Segafredo, dove potrà trovare compagne pronte ad aiutarle nell’impresa: “I Mondiali in Belgio in effetti erano una Classica, quindi ho capito di poter fare bene nelle corse di primavera. Sogno di vincere una Classica. Il nuovo team mi piace molto, è molto organizzato e si prendono cura di ogni bisogno dei corridori. Ho solo 23 anni, quindi ho molto da imparare dalle campionesse che abbiamo in squadra che hanno così tanta esperienza, so che possono insegnarmi molto. Vuol dire che ho ancora margini di margini di miglioramento? Spero proprio di sì. Ne sono sicura”.
Infine, la piemontese ha chiuso con un discorso sulla crescita del ciclismo femminile, sottolineando come i giornali, per le proprie copertine, abbiano preferito sempre l’altro campione del mondo piemontese, Filippo Ganna, a lei : “Una cosa che cambierei nel ciclismo femminile? Difficile sceglierne solo una. Negli ultimi anni ci sono stati molti cambiamenti positivi e spero che le cose continuino in queste direzioni. Le squadre sono molto più organizzate ora e gli organizzatori stanno mettendo insieme molte corse maschili e femminili, come alla Parigi-Roubaix. Spero che tutti i grandi eventi del calendario avranno corse femminili. Spero che media e giornalisti ci diano più copertura. Perché purtroppo, se non passa live in tv, i tifosi non possono vedere il ciclismo femminile, ma il nostro sport è bellissimo. Oppure, per quanto riguarda riviste e giornali, molti avevano in copertina una foto di Ganna, ma non mia. Spero che queste cose cambino, credo sia importante”.
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