Jumbo-Visma, Wout Van Aert: “Inverno difficile, non sono allo stesso livello dello scorso anno”
Wout Van Aert abbassa le aspettative sul suo ritorno alle corse. Se Tom Pidcock è apparso da subito pimpante al suo rientro in gara, il belga fa sapere che non si sente nella stessa condizione con la quale aveva iniziato lo scorso inverno, ammettendo che la decisione di attendere una ulteriore settimana prima dell’esordio stagionale è dovuta alla necessità di finalizzare la preparazione dopo un lungo periodo di pausa, complicato da un pesante raffreddore che lo ha condizionato il mese scorso. Così, se Mathieu Van Der Poel rientrerà questa domenica a Hulst, per vedere il leader della Jumbo – Visma in gara bisognerà aspettare la domenica successiva ad Anversa, quando andrà in scena il primo dei numerosi duelli attesi fra i due quest’anno.
“Ma non sarò al via con lo stesso livello di dodici mesi fa – spiega a Sporza – In realtà, mi sarebbe piaciuto essere già al via questo fine settimana, ma non sarei stato pronto. A causa di una malattia e di una lunga inattività sono meno avanti di quanto vorrei nella preparazione. Ho avuto un raffreddore che inizialmente non sembrava così grave da dovermi fermare, quindi ho continuato a pedalare, peggiorando la situazione. A quel punto ho dovuto prendere degli antibiotici e di conseguenza ho iniziato la preparazione in ritardo di condizione“.
Ricordando come quest’anno il suo unico obiettivo siano i Mondiali a Hoogerheide, il tre volte iridato sente comunque di essere in linea con il suo piano: “Nelle ultime settimane sono riuscito a prepararmi bene – prosegue – Anche se è difficile valutare a che punto sarò per la mia prima corsa. Chiaramente spero di potermi giocare la vittoria il prima possibile, soprattutto durante il periodo natalizio (ed è proprio qui che sono concentrate cinque delle sette sfide già annunciate con l’eterno rivale, ndr). Considero le prime corse di questa stagione come una preparazione, ma spero che il mio livello torni presto”.
Corridore comunque sempre abituato a primeggiare, non ha comunque intenzione di partire solo per onor di firma: “Se il mondiale è la partita in cui voglio segnare il gol più importante, alla fine penso che tutte le corse a cui partecipo sono importanti perché in ognuna mi sento come se stessi tornando a casa”.
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