Bradley Wiggins, la luce in fondo al tunnel dopo la bancarotta: “Adesso è tutto cambiato, sono in un buon momento della mia vita”

Bradley Wiggins ha raccontato di come sia cambiata la sua vita dopo la bancarotta durante una serata tenuta recentemente in suo onore. Il vincitore del Tour de France 2011 sta, finalmente, riprendendo in mano la sua vita dopo che lo scorso anno ha dovuto dichiarare bancarotta, avendo accumulato un debito di circa due milioni di sterline. Come riporta Cyclingnews, nel corso dell’evento svoltosi al Hazlitt Theatre di Maidstone, nel Kent, Wiggins ha avuto la possibilità di fornire la sua versione dei fatti rispetto all’accaduto.
“Questa situazione è stata qualcosa che è stato fatto ai miei danni – ha ribadito, ricordando come quanto successo era risultato di un eccesso di fiducia nelle persone che gestivano il suo patrimonio – Otto mesi dopo, è tutto cambiato. Le persone che sono responsabili stanno pagando un alto prezzo per quello che hanno fatto. Fortunatamente, va tutto bene; sono in un buon momento della mia vita”.
Il corridore britannico ha poi aggiunto che la bancarotta dello scorso anno non è stato altro che la drammatica conseguenza di una serie di eventi che avevano iniziato a verificarsi quando correva ancora: “Rimpiango di non aver fatto attenzione ai miei affari finanziari quando correvo. È una delle cose che succedono agli atleti: guadagni molto e, se non fai attenzione, le persone se ne approfittano. Io venivo derubato a destra e a manca dalle persone che dovevano prendersi cura di me, contabili compresi”.
Le difficoltà di Wiggins sono iniziate, in realtà, molto prima della sua carriera professionistica, come ha raccontato lui stesso durante la serata. In particolare, ha ricordato nuovamente con coraggio il trauma degli abusi che ha subito durante la sua infanzia dal suo allenatore di allora, Stan Knight, e che lo hanno portato a sviluppare problemi di tossicodipendenza quando si è ritirato dal professionismo, nel 2016. “La contraddizione è che l’allenatore che abusava di me è stato il mio primo modello maschile nel ciclismo. Sono cresciuto con un padre assente e quindi quest’uomo ha instillato la sicurezza dentro di me come ciclista”, ha spiegato riguardo l’uomo morto nel 2003, quando iniziava la sua carriera professionistica, e non ha mai dovuto affrontare le conseguenze legali delle proprie azioni.
Nel periodo buio che ha attraversato, il corridore britannico ha ricordato di aver ricevuto il sostegno di Lance Armstrong, che lo scorso anno lo ha contattato per offrirsi di sostenere economicamente la sua terapia, riconoscendosi molto nell’infanzia senza un padre di Wiggins. Pur essendo consapevole del fatto che le azioni del corridore americano sono state, naturalmente, sbagliate, per quanto riguarda il suo uso di doping e le conseguenze che questo ha avuto sullo sport, Wiggins ha dichiarato la sua gratitudine più volte nel corso della serata: “È una ferita aperta nel ciclismo. Ma per quanto riguarda la mia presenza qui, il mio essere vivo, lui mi ha davvero aiutato. Ha fatto la stessa cosa per Jan Ullrich. Noi tre siamo cresciuti senza un padre”.
Tutto il sito al 50% per i saldi di Ekoï! |
Prova i Saldi di Alltricks: Fino al 40% di sconto su migliaia di prodotti per la bici |
Ascolta SpazioTalk! |
Ci trovi anche sulle migliori piattaforme di streaming ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |