Volta a Catalunya 2025, Juan Ayuso: “Penso che gli organizzatori abbiano fatto un ottimo lavoro, ma è un peccato non aver fatto un giro in più”

Juan Ayuso plaude alla scelta degli organizzatori di modificare il percorso della sesta frazione della Volta a Catalunya 2025 a causa del forte vento. Originariamente tappa regina della gara per la presenza di quattro GPM e un arrivo in salita, la penultima giornata della corsa spagnola ha visto disputatasi, a causa delle condizioni del vento, solo una trentina di chilometri senza grosse asperità prima del traguardo di Berga, dove il corridore della UAE Team Emirates XRG ha mantenuto la vetta della classifica generale, che non ha subito cambiamenti. Il 22enne, che avrebbe però voluto correre anche il secondo giro del nuovo circuito allestito degli organizzatori, si presenta così alla vigilia della tappa finale con un solo secondo di vantaggio su Primož Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe).

“È stata una giornata super confusa – ha ammesso Ayuso ai nostri microfoni – Penso che gli organizzatori abbiano fatto un ottimo lavoro per adattare tutto, perché all’inizio, ovviamente, l’arrivo era in salita e sono riusciti a far scendere tutto, tutte le persone, gli spettatori, sono venuti qui giù, quindi sono riusciti a organizzare tutto molto velocemente. E poi penso che abbiano preso la decisione migliore nel fare un giro neutralizzato per vedere se tutto il circuito era sicuro per la gara, e poi farne un altro. A metà giro alcuni corridori hanno iniziato a dire che volevano solo cominciare la gara subito e quindi è stata presa questa decisione. Penso che il percorso su cui abbiamo gareggiato fosse assolutamente sicuro, probabilmente se fossimo andati su quelle salite in alto che sono più esposte sarebbe stato molto più pericoloso, ma il percorso su cui abbiamo gareggiato oggi era perfettamente sicuro. Quindi è un peccato, guardando indietro, che non abbiamo corso un po’ di più o fatto un giro in più, ma è andata così“.

Già alla partenza c’erano state alcune discussioni tra corridori e organizzatori, ma non contrasti: “Non c’è stato nessun disaccordo, c’è stata solo confusione. Parli con uno e poi quando finisci di parlare con uno devi ripetere con un altro per far passare il messaggio, poi improvvisamente si cambia e devi ripetere di nuovo. Quando ci sono così tante persone coinvolte è sempre difficile mettere tutti d’accordo e informare tutti, ma non c’è stata nessuna discussione. Gli organizzatori, naturalmente, volevano correre, ma hanno messo la nostra sicurezza al primo posto, hanno fatto, come ho detto, un ottimo lavoro per rendere il percorso sicuro e mi dispiace per loro perché credo sia un peccato non aver fatto un giro in più, non aver corso di più, meritavano di più. Inoltre, c’era così tanta gente qui che meritava di vedere una bella gara. Almeno hanno ottenuto qualcosa, ma naturalmente non è quello per cui siamo partiti”.

La tappa si è comunque disputata e conclusa e ora è tempo per il talento spagnolo di pensare a quella di domani, che a questo punto risulterà decisiva per il successo finale: “Ora l’attenzione è rivolta a domani e spero di poter mantenere questa maglia anche domani“, ha concluso Ayuso.

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