Volta a Catalunya 2024, Tadej Pogacar: “Un bel vantaggio, ma la corsa non è finita. Domani vedremo, non voglio far soffrire i miei compagni”

Tadej Pogacar ne combina un’altra dominando il primo arrivo in salita della Volta a Catalunya 2024. Sul traguardo di Vallter 2000, che solitamente non consente di fare grandi distacchi, il leader della UAE Team Emirates sbaraglia tutta la concorrenza con una prova di forza che costringe tutti gli altri a correre per la seconda posizione, a grande distanza dallo sloveno. Partito a sei chilometri dalla conclusione, il classe 1998 infligge un distacco di 1’23” a Mikel Landa (Soudal-QuickStep) e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), che lo seguono sul podio di giornata, e ora inevitabilmente anche in classifica generale, dove, con gli abbuoni, il gap sale a 1’35” e 1’38”.

Come è andata la tua tappa?
Avevamo un piano con la squadra, ma Jay Vine non si sentiva bene e non è partito e anche Felix aveva problemi di stomaco. È comunque partito e ha dato l’esempio di cosa significa non arrendersi. Tutti hanno fatto un grandissimo lavoro. La Israel ha aiutato un poco, ma sostanzialmente era tutto sulle nostre spalle per controllare la corsa. Nel finale Pavel, Soler e Joao hanno fatto un lavoro straordinario in salita. Joao sin dall’inizio mi diceva che non stava benissimo, ma quando ha tirato ha distrutto il gruppo. Tanto che a un certo punto ho pensato che sarebbe potuto restare con me, ma poi mi ha detto di partire da solo. Sapevo che sarebbe stata lunga, ma avevo anche un grande supporto via radio. Ho dato tutto fino in cima, perché pensavo che il vincitore avrebbe fatto la conferenza al caldo (ride, ndr)

Raccontaci cosa è successo all’inizio, con quella azione con Domen Novak.
Nessuno voleva tirare in gruppo, la Israel diceva che non volevano tirare se noi non tiravamo, quindi noi abbiamo deciso di alzare il ritmo. Io e Domen arrivavamo da dietro. Volevamo tirare, ma nessuno si è messo a ruota, quindi ci siamo improvvisamente trovati a guadagnare terreno. Abbiamo proseguito per un po’, poi abbiamo fatto una pausa per fare pipì, ci siamo nascosti dietro un cespuglio e il gruppo non sapeva più dove eravamo… È stato divertente.

Quanto è stato difficile per te affrontare queste condizioni?
Non così tanto. Almeno sino all’ultima salita. Non mi aspettavo facesse così freddo negli ultimi chilometri, visto che anche andando a tutta le mani si facevano sempre più fredde. Ma ho vissuto giornate molto più fredde di così.

Sei sorpreso di aver guadagnato 1’35”?
Non pensavo fosse 1’35″… Effettivamente è un bel vantaggio, ma la corsa non è finita. Oggi è stata una ottima giornata, ma dobbiamo vedere nei prossimi giorni come si svilupperà la corsa.

Anche domani c’è una tappa impegnitava, andrete di nuovo a tutta?
Vedremo… Oggi Domen e Felix hanno fatto un grandissimo lavoro. Dipenderà un po’ da loro. Vedremo come si evolve la tappa. Non voglio che soffrano troppo…

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