Visma|Lease a Bike, Wout Van Aert: “Ero in vacanza quando Mathieu van der Poel ha iniziato ad allenarsi, è logico che non fossi in grado di giocarmela”

Si è conclusa con una crescita ormai quasi inattesa la stagione di ciclocross di Wout van Aert. Dopo numerose sconfitte, il belga ha vinto la gara di Benidorm dopo essere stato battuto più volte in stagione dal suo rivale Van Der Poel ritrovando un livello che da tempo non aveva mostrato. I progressi fatti durante il training camp sono stati evidenti nella corsa spagnola, gara che, come l’anno scorso, è stata emozionante e combattuta. Per il corridore fiammingo un risultato importante che gli permette di chiudere l’inverno in fiducia, scacciando le delusioni di un inverno altrimenti amaro di soddisfazioni e non privo di critiche.

La situazione del polivalente belga, che ha scelto una preparazione ben diversa rispetto al rivale e al suo solito, è stata valutata e monitorata attentamente dalla Visma | Lease a Bike e dal suo nuovo coach Jan Boven, per stilare progetti a lungo termine: “Era andata così anche a Zolder e a Essen. Ma ora sono potuto andare a tutta, essere nel vivo della corsa e sfidare Mathieu, cosa che non ero riuscito a fare quest’inverno. Sono particolarmente felice di questo”.

Il bilancio della stagione crossistica diventa così ben diverso, anche in prospettiva, ma il classe 1994 ribadisce che, sin dall’inizio, fare risultati non era il suo obiettivo per questi mesi: “Ho avuto un inverno facile, fino a quando non sono andato a correre il ciclocross per la prima volta. Avevo davvero bisogno di quel riposo per rimanere nell’ombra e per poter crescere senza alcuna pressione, ma siccome sono Wout van Aert sono sempre sotto i riflettori e devo spiegare ogni cosa. Non è sempre facile, ma siamo rimasti fedeli al nostro approccio”.

Proprio il metodo di lavoro è un tema per lui fondamentale: “Abbiamo iniziato con un approccio diverso e sono il primo ad ammettere che non è stato sempre facile mettere da parte le aspettative e guardare al quadro generale. Abbiamo continuato a lavorare sodo nelle ultime due settimane. È stato bello vederne i risultati in gara. Tuttavia, mancano ancora due mesi alle gare più importanti e avrò bisogno di tempo”.

La differenza con Van Der Poel era visibile nel periodo natalizio, ma in Spagna, dove ha colto una clamorosa vittoria tagliando il traguardo senza la sella, ha mostrato progressi importanti. In particolare, nel tratto di asfalto in salita era evidente che il belga stava soffrendo, ma ha tenuto duro, facendo poi la differenza rispetto a tutti gli altri. “Sono andato in vacanza quando Mathieu aveva già iniziato ad allenarsi – ricorda a IDLProCycling – e se subito dopo devi affrontare il miglior corridore del mondo… Non si deve pensare che con tre o quattro settimane di allenamento in meno si possa raccogliere il guanto di sfida. Tutti hanno visto il livello che ha raggiunto”

Quindi il polivalente campione fiammingo, che inizierà la stagione su strada in Spagna, con la Clasica Almeria e la Clasica Jaén, dopodiché si recherà in Portogallo per la Volta ao Algarve, vede il bicchiere mezzo pieno: “Non importa quanto la gente lo voglia, ma non c’è spazio per le favole in queste circostanze. È logico che non si possa competere. Ora siamo a qualche settimana di distanza e le cose vanno già un po’ meglio, e presto inizieremo la stagione primaverile per la quale stiamo lavorando. Sperando ovviamente che le cose funzionino anche in quel momento, per il quale ci stiamo allenando e lavorando duramente”.

A confermare in questi giorni la determinazione e la convinzione del corridore, è anche il coach Boven, che sottolineava già prima del successo spagnolo quanto il lavoro sia stato fatto in una prospettiva di lungo termine: “Sa dove vuole arrivare questa primavera e ha fatto un buon passo avanti anche in ritiro. Dopo Benidorm, Van Aert resterà con la sua famiglia per un’altra settimana per fare un blocco di allenamento solido. Gli piace ancora il ciclocross, ma sa anche che certe scelte hanno delle conseguenze. Vuole davvero vincere la Roubaix e il Fiandre, e ogni anno che ciò non avviene è un anno perso”.

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