UCI, pronta una proposta per cambiare il sistema dei punti dando più peso alle corse a tappe
Il sistema dei punti UCI continua a far discutere. Il ranking pensato dall’Unione Ciclistica Internazionale sembra aver messo in difficoltà sia alcuni organizzatori sia le squadre, costrette a correre il più possibile per raccogliere i punti in giro per il mondo. Uno degli argomenti più dibattuti è l’enorme disparità tra i punteggi assegnati nelle classiche e nelle corse a tappe, che hanno un forte sbilanciamento a favore delle prime. Con la situazione attuale infatti una corsa 1.1 assegna 607 punti in un giorno, mentre una 2.1 di cinque tappe un totale di 735, vale a dire 147 al giorno. Pochi, pochissimi in proporzione. E la forbice si allarga ancora di più se si considerano le competizioni .Pro, che assegnano 1.120 punti nelle corse da un giorno e 1.405 in una corsa a tappe da cinque giorni, ovvero 281 al giorno. Di nuovo, una sproporzione netta.
La conseguenza immediata è, ovviamente, che per gli organizzatori delle competizioni a tappe è un po’ più difficile richiamare l’attenzione dei team importanti perché questi, avendo bisogno di punti, si concentrano là dove ce ne sono in palio di più in meno tempo. Non è un mistero che la XDS Astana abbia costruito la sua salvezza nel WorldTour, quasi miracolosa, su una programmazione “scientifica” del proprio calendario, andando a selezionare le corse in cui c’era una maggiore possibilità di fare punti. E lo stesso calcolo è stato fatto da diverse squadre professionistiche.
Per questo, secondo quanto riporta MARCA, sarebbe nata una nuova proposta di distribuzione dei punti UCI da parte di “vari attori del ciclismo professionistico”, come scrive il sito spagnolo. L’idea non sarebbe di svalutare le classiche, ma di evitare che le corse a tappe siano sminuite da un sistema che le rende quasi irrilevanti nel conteggio dei punti. La proposta quindi è che ogni corsa a tappe valga il 70% dei punti di una classica equivalente. Per fare un esempio, ad oggi cinque classiche da un giorno di livello 1.1 valgono in totale 3.035 punti; con questa riforma, una corsa con cinque tappe ne varrebbe 2.124. Insomma, non si arriverebbe a un’equiparazione totale, ma a una proporzione meno sbilanciata.
In più, la riforma dei punti UCI proposta introdurrebbe una diversa suddivisione nelle corse a tappe: il 50% dei punti andrebbero alla classifica generale, il 40% alle tappe e il 10% alle maglie e alle classifiche secondarie. Così facendo, una competizione più lunga avrebbe più valore di una di minore durata, cosa che oggi non avviene. Sempre secondo MARCA, la proposta di riforma dei punti UCI verrà sottoposta all’attenzione del CCP e all’AIOCC: spetterà poi all’UCI prendere una decisione.
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