UAE Tour 2019, De Marchi segue l’istinto: “Negli ultimi due giorni mi ero annoiato. Difficile guidare la bici con questo vento”

Alessandro De Marchi è stato tra gli animatori della quarta tappa dell’UAE Tour 2019. Tenendo fede alla sua indole da attaccante, il portacolori del CCC Team si è mosso da lontano nella frazione con arrivo ad Hatta Dam e ha cercato di sorprendere il gruppo in una tappa fortemente condizionata dal vento e che ha visto i big della generale darsi battaglia aprendo diversi ventagli a oltre 50 chilometri dall’arrivo. Nonostante un vantaggio superiore ai tre minuti in quel tratto, il Rosso di Buja al pari dei compagni di avventura non è riuscito a giocarsi le proprie carte fino all’arrivo, venendo raggiunto (ultimo tra i fuggitivi) a oltre 10 chilometri dall’arrivo dopo aver provato a tenere il passo di un Tom Dumoulin (Sunweb) uscito dal gruppo per cercare l’azione solitaria.

“Oggi bisognava cercare un modo alternativo per godersi la corsa – ha dichiarato a caldo il vincitore dell’ultimo Giro dell’Emilia – dopo che gli ultimi due giorni erano stati un po’ noiosi per me. Mi sto ancora rodando per la stagione e questo è stato un buon sforzo in vista delle prossime tappe di questa corsa e dei prossimi appuntamenti. Sapevamo che sarebbe stata dura giungere al traguardo e abbiamo avuto qualche chance grazie al vento, ma non è rimasto abbastanza forte per lasciarci davanti fino alla fine. Negli ultimi 30 chilometri bisognava spingere a tutta per provarci, ma non era semplice”.

Da possibile alleato, infatti, il vento ha mortificato le velleità degli attaccanti: “Il vento laterale ha rappresentato un problema per tutti. Rendeva addirittura difficile guidare la bici, col vento che alzava la sabbia e ti arrivava in faccia. In quel frangente eravamo al limite ed è stato bello viverselo stando davanti, perché penso che in gruppo sia stato ancora più folle e complicato. In un gruppetto siamo riusciti invece a cavarcela più agevolmente”.

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