UAE Team Emirates XRG, si pensa a come utilizzare l’IA in gara e in allenamento: “È lì che ci stiamo dirigendo”

La UAE Team Emirates XRG è capofila tra le squadre che vogliono utilizzare l’Intelligenza Artificiale nel ciclismo professionistico. Il team emiratino, sempre all’avanguardia per quanto riguarda prestazioni, allenamenti ed equipaggiamenti, vuole guardare decisamente al futuro sfruttando questa tutte le infinite potenzialità di questa tecnologia per stare un passo avanti rispetto alle squadre avversarie. La UAE già da tempo sta lavorando con le strutture di realtà alternativa fornite dal suo partner Analog, un’impresa di IA con sede a Dubai che realizza soluzioni di intelligenza artificiale incentrate sulle esigenze umane, riducendo efficacemente il divario tra potenziale e realtà.

“Hanno mostrato un profilo 3D di una delle tappe del Tour e poi abbiamo potuto chiedere ad ‘Ana’ [questo il nome dell’IA in questione, ndr] di mostrarci come si è svolta la gara utilizzando piccoli ciclisti in miniatura – ha spiegato Jeroen Swart, coordinatore delle prestazioni di squadra alla UAE in un’intervista rilasciata a Velo – Potrebbe raccontarci storie chiave, concentrandosi in particolare su Tadej [Pogacar, ndr] e sui dati che ha su di lui. ‘Ana’ potrebbe mostrarci le sue prestazioni e come si sono svolte durante la gara. In questo modo si ottiene una narrazione. Questo inizia a darti spunti che non hai necessariamente colto altrove. E posso farlo in un minuto, in qualsiasi lingua del mondo”.

Una delle difficoltà per un team WorldTour nel lavorare con l’Intelligenza Artificiale è riuscire a sfruttarne appieno le potenzialità e rimanere al passo coi tempi di una tecnologia in continuo e rapido mutamento. “Da anni lavoriamo con i nostri partner negli Emirati Arabi Uniti sulla nostra piattaforma dati. Ora siamo arrivati a fasi davvero fenomenali – ha precisato Swart – Le capacità [dell’IA] sono pazzesche. È lì che ci stiamo dirigendo al momento. È in fase di trasformazione, quindi dobbiamo capire come utilizzare al meglio questa tecnologia e dove ottenere i benefici. Questa è un’area chiave su cui stiamo lavorando. Abbiamo la possibilità di chiedere all’IA informazioni e ci restituisce risposte davvero uniche. La parte più difficile ora è pensare a cosa chiedere. Stiamo ottenendo le risposte, ma dobbiamo sapere quali sono le domande da porre e quelle uniche che non sono immediatamente ovvie. È questo che dobbiamo fare ora. Perché ne abbiamo la capacità”.

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