UAE Team Emirates, Tadej Pogačar: “I tre Grandi Giri? Iniziamo a vincerne uno alla volta, poi un giorno vedremo se farli tutti e tre in un anno”
Tadej Pogačar ha già scritto tante pagine di storia del ciclismo, ma, considerati i suoi 26 anni compiuti da poco, gli spunti per continuare il romanzo non mancheranno nei prossimi anni. Lo sloveno della UAE Team Emirates arriva da un’ormai celebre annata in cui ha messo in fila Strade Bianche, Liegi-Bastogne-Liegi, Giro d’Italia, Tour de France, Mondiale in linea e Lombardia, completando così un cammino praticamente mai visto finora. Ci sono però altre grandi corse da conquistare e anche tante combinazioni storiche da comporre; insomma, difficile pensare a un Tadej Pogačar con il “blocco dello scrittore” nei prossimi anni.
“Il 2023 è stato un anno un po’ sfortunato, ma nel 2024 siamo riusciti a cambiare le carte in tavola e tutta la stagione è andata alla perfezione – le parole dello sloveno intervistato da Sky Sport – Non mi interessa particolarmente se sono entrato nella storia o meno, io voglio godermi il momento e godermi la bicicletta. E puntare a fare meglio l’anno prossimo, lasciandomi alle spalle quello che ho fatto e provando ad allenarmi ancora meglio”.
Tre Tour de France vinti e anche un Giro d’Italia in bacheca, grazie alla doppietta firmata qualche mese fa. E ora? Si può pensare alla Tripla Corona in un’unica stagione? “I tre Grandi Giri in un anno sono una storia completamente diversa – la risposta di Pogačar – Nella stagione appena conclusa, il Giro era un obiettivo importante e poi c’era il Tour, che dovevo fare come ogni anno. Per me non sarebbe stato intelligente fare anche la Vuelta a España. Prima provo a vincerli singolarmente e ora mi manca solo la Vuelta, poi, fra qualche anno potrei anche provare ad affrontarli tutti e tre in una stagione. Vedremo”.
In attesa di conoscere i dettagli del programma 2025, attualmente nella bacheca del campione del mondo in carica mancano anche due Classiche Monumento, la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix: “Alla Sanremo ci ho provato già tante volte e sono andato vicino alla vittoria, ma so che è una corsa molto difficile da vincere – il commento dello sloveno – La Roubaix, ma una volta ci proverò, anche solo per vedere se riesco a lottare con i migliori sulle pietre. Quel momento arriverà“. Probabilmente non nel 2025, ma il tempo, a un simile talento di soli 26 anni, proprio non manca.
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