UAE Team Emirates, Max Richeze si lascia alle spalle il coronavirus: “Ero molto spaventato”

Maximiliano Richeze è stato, suo malgrado, tra i protagonisti della prima emergenza coronavirus nel ciclismo. Il velocista argentino dell’UAE Team Emirates è stato il secondo ad ammalarsi durante l’UAE Tour 2020, dopo il compagno Fernando Gaviria, ed ha dovuto trascorrere il periodo di quarantena ad Abu Dhabi. Pur non avendo avuto sintomi gravi, ha potuto lasciare l’ospedale soltanto lo scorso 25 marzo dopo ben 18 giorni di ospedale e quasi un mese di isolamento complessivo dall’interruzione della corsa. Oggi sta bene e ha potuto raccontare a ESPN Bike la sua inaspettata esperienza.

La nostra è stata quasi una punizione… con Fernando abbiamo fatto battute a riguardo e poi ci siamo ammalati entrambi. Pensi che non ti succederà, fino a quando non accade. E può succede a chiunque” ha premesso, raccontando anche come probabilmente è avvenuto il contagio da Gaviria a lui: “Stavo prendendo una bibita, lui me l’ha preso, ne ha bevuto un sorso e me l’ha restituita. Successivamente, ha continuato a chiedermi perdono” ha confessato.

Quando si sono ammalati si sapeva ancora poco del coronavirus, quindi lo spavento è stato notevole: “Dicevo tre parole e tremavo, non riuscivo a respirare bene – ha aggiunto – Ero molto spaventato. I sintomi non erano molto forti, ma erano nuovi per me”:

Questa situazione, suo malgrado, lo ha fatto diventare popolarissimo sui media argentini: “Quando ero campione argentino, in pochi mi chiamavano. Da quando mi sono ammalato, il telefono continuava a squillare e a volte anche quando sapevano che stavo dormendo” ha chiosato.

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