UAE Team Emirates, Jay Vine aggiorna dall’ospedale: “Sono riuscito a camminare ed è stato piuttosto emozionante dopo tutto quello che ho passato”

Jay Vine ha ripreso a camminare dopo lo spaventoso incidente al Giro dei Paesi Baschi 2024. A dirlo è stato lo stesso corridore australiano in un post pubblicato ieri sul suo profilo Instagram, dove rassicura tutti sulle sue condizioni fisiche ma non nasconde di aver avuto molta paura di conseguenze molto peggiori. Lo scalatore della UAE Team Emirates era caduto rovinosamente nella maledetta quarta frazione della corsa basca – insieme a corridori del calibro di Jonas Vingegaard, Remco Evenepoel e Primoz Roglic – e fin da subito si era capito che il suo infortunio era uno dei più seri.

Vine era stato immediatamente trasportato in ospedale e la diagnosi era stata impietosa: rottura di una vertebra cervicale e di due vertebre toraciche. Ieri però, a una settimana dall’incidente, il 28enne australiano ha detto di essere riuscito a muovere i primi passi nella sua camera con l’ausilio di un deambulatore. Un segnale che fa ben sperare per la sua salute in vista del suo lungo recupero. Non è ancora dato sapere se e quando il corridore della UAE potrà tornare a pedalare, ad allenarsi e a gareggiare in mezzo al gruppo.

“Un sostegno incredibile da parte di tutti! Vi ringrazio tanto per tutti i messaggi! – ha scritto l’australiano su Instagram – Aggiornamenti medici per quanto mi riguarda: sono monitorato bene come secondo le attese, sono stato in grado di camminare nella mia stanza con l’aiuto di un deambulatore e fare il primo passo è stato piuttosto emozionante dopo tutto quello che ho passato. Aspetto di tornare a casa ad Andorra, ma il personale dell’ospedale è stato un A+ per le cure che ho ricevuto. Non riesco ancora a credere che un giorno sarò ancora in grado di camminare e giocare coi miei figli, è stato abbastanza spaventoso per un paio di giorni perché non eravamo sicuri se si sarebbero presentati problemi chirurgici o neurologici. La strada verso la mia guarigione è ancora lunga, ma non vedo l’ora di cominciare questo processo”.

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