Tour de France 2024, Remco Evenepoel resta prudente ma la squadra rilancia: “Convinti possa salire sul podio”
Grande fiducia in squadra per le possibilità di Remco Evenepoel al Tour de France 2024. Nel giorno della presentazione dei programmi dei propri atleti, il team manager Patrick Lefevere ha confermato la presenza della sua stella al via della prossima Grande Boucle, con una formazione costruita completamente al suo servizio. Il corridore classe 2000 si appresta, quindi, a correre per la prima volta il GT francese dopo aver disputato due volte la Vuelta a España, vincendola nel 2022 e portandosi a casa un totale di cinque tappe in due edizioni, e dopo le due partecipazioni al Giro d’Italia in cui si è ritirato entrambe le volte, quest’anno per covid dopo aver vinto due tappe e in maglia di leader. Se il 23enne, che affronterà un calendario molto ricco con partenza dal Portogallo, poi Parigi-Nizza, Giro dei Paesi Baschi, l’intero Trittico delle Ardenne e Giro del Delfinato prima del grande obiettivo, ha ieri voluto abbassare le aspettative, in casa Soudal Quick-Step fanno capire che le ambizioni sono tuttavia più alte.
“Se tutto andrà liscio, sono convinto che potrà salire sul podio – sottolinea il dirigente belga a margine della presentazione del team a Het Nieuwsblad – Conoscendo il suo carattere non si accontenterà di un podio, vorrà vincere la cronometro del Tour de France e qualche tappa. È un vincitore, un assassino”. La vittoria di tappa annunciata dal corridore è dunque “un punto di partenza, ma vorrà sicuramente di più”, rilancia il suo team manager, che non ha paura di mettere la pressione al suo gioiellino. “Non ha nulla da dimostrare – prosegue – È meglio essere un outsider che il favorito, quindi siamo l’outsider. È sempre bello quando vince l’outsider”.
Un concetto che sostanzialmente viene ripreso anche dal suo allenatore, Koen Pelgrim. Il coach dell’ex iridato in linea, attuale campione del mondo a cronometro sottolinea infatti lo stesso obiettivo potenziale per il suo assistito più importante, pur mantenendo i toni più prudenziali rispetto al suo datore di lavoro. Secondo il coordinatore della prestazioni della formazione belga, ex corridore dilettantistico prima di intraprendere la strada da preparatore, infatti, “non sarebbe realistico pensare di vincere il Tour de France” ma non nasconde a sua volta la speranza di “vederlo salire sul podio”.
Nel complesso comunque anche Remco Evenepoel, come di consueto, appare molto determinato e senza timori reverenziali in vista della prossima stagione per la quale traccia comunque obiettivi importanti: “Non ho ancora corso molto in Francia tra i professionisti. Quindi voglio scoprire, da qui la scelta di fare le corse ASO, Parigi-Nizza, Liegi e Delfinato in vista del Tour de France, per conoscere il paesaggio francese, le strade, i tornanti, gli edifici sulla strada e le superfici”. Tra queste un obiettivo importante diventa “vincere la Parigi-Nizza“, caratterizzata da un “percorso piuttosto adatto, con strappi più corti ed esplosivi e una cronometro a squadre dove puntiamo alla vittoria”.
Per farlo troverà sulla sua strada Primoz Roglic, nel primo dei tre confronti che li aspettano prima del Tour (due dei quali anche con Jonas Vingegaard, mentre troverà Tadej Pogačar solo alla Liegi). Una prima maglia gialla che sarebbe chiaramente un primo assaggio di quella che vorrebbe ovviamente portare anche alla Grande Boucle: “Indossare la maglia gialla significherebbe aver indossato la maglia di leader nei tre Grandi Giri. Ma un giorno voglio soprattutto portarmi a casa quella maglia”.
Per il momento il primo obiettivo è farsi vedere nella corte dei grandi, senza l’ossessione (almeno pubblicamente) del risultato, ma giocandosi le sue carte fino in fondo: “Il mio sogno è lottare fino a Nizza con Vingegaard, Pogačar e Roglič”, conclude pensando a questo atipico finale del Tour, lontano da Parigi a causa dei Giochi.
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