Tirreno-Adriatico 2024, Jasper Philipsen dopo la caduta: “Non avevo le gambe fresche e nel finale mi sono trovato chiuso”
Jasper Philipsen non è riuscito a piazzare la doppietta alla Tirreno-Adriatico 2024. Dopo aver conquistato il successo sul traguardo di Follonica, il velocista della Alpecin-Deceuninck è infatti finito a terra negli ultimi metri della terza tappa della Corsa dei Due mari, che si stava concludendo sulle strade di Gualdo Tadino. È stato proprio il belga a innescare la caduta, verificatasi in corrispondenza dell’ultima curva, coinvolgendo anche altri corridori, fra cui Stefano Oldani e Axel Zingle (Cofidis). Fortunatamente, nessuno ha riportato particolari conseguenze e Philipsen proverà a rifarsi già oggi, nella quarta frazione, con arrivo a Giulianova.
“Non posso dire che l’avvicinamento alla volata sia stato perfetto – il commento di Philipsen raccolto da Het Nieuwsblad – Ma nel momento della caduta ero ancora in una posizione da cui avrei potuto raccogliere qualcosa. Però, non avevo più le gambe fresche. A inizio giornata, pensavo che saremmo stati all’asciutto, ma abbiamo pedalato per almeno un centinaio di chilometri sotto la pioggia. Non ero per nulla preparato. E penso che in quell’ultimo chilometro pochi fossero ancora brillanti”.
La caduta? “C’era questa curva a sinistra a 200 metri dall’arrivo. Era un punto cruciale e io ci sono arrivato chiuso. Se avessi avuto ancora buone gambe in quel momento, sarei uscito al vento per mettermi in una posizione migliore. Poi, la caduta in sé è stata causata dall’asfalto umido e dalla lotta per tenere le posizioni. Non so se ci sia stato qualche contatto. Inoltre, la curva era più pronunciata di quel che mi aspettavo. Alla fine, comunque, non ho riportato grossi danni, a parte una sbucciatura sul gomito”.
Philipsen prova a guadare ai lati positivi: “Comunque ero lì e la squadra ha fatto un grande lavoro, di nuovo. Questo è quello che voglio tener buono. Poi, a causa delle condizioni meteo non sono riuscito a rimanere fresco. Ma è una tappa che mi dà nuove motivazioni per provare a fare bene, già da domani (oggi, per la quarta tappa – ndr), quando ci sarà un altro arrivo che tirerà all’insù”.
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