Soudal-QuickStep, Patrick Lefevere sull’addio di Julian Alaphilippe: “Fa male vederlo andare via – Su di lui alcune cose che ho detto sono state male interpretate”

Il passaggio di Julian Alaphilippe alla Tudor è uno dei movimenti più importanti del CicloMercato 2025. Il francese lascerà quindi la Soudal-QuickStep, realtà con cui, più di dieci anni fa, passò professionista e con la quale, nelle varie denominazioni assunte dalla squadra nel tempo, ha raccolto una serie di grandi risultati. Nell’ultimo periodo, però, i rapporti fra il corridore e il direttore generale della squadra, Patrick Lefevere, sono passati attraverso alcuni momenti di burrasca, portando Alaphilippe, e anche lo stesso Lefevere, a fare le sue valutazioni. Così, dal 2025, il bi-campione del mondo indosserà la maglia di una formazione Professional, molto ambiziosa.

“Julian ha avuto due stagioni molto sotto tono, il 2022 e il 2023 – le parole di Lefevere raccolte da Het Nieuwsblad – E io non volevo più dargli il contratto che aveva, considerato che non era certo uno che gareggiava per il minimo sindacale. Ho fatto la mia offerta e lui, com’era perfettamente nei suoi diritti, l’ha rifiutata. Si può dire che sia la fine di un’era, per lui e per noi. Abbiamo avuto una lunghissima storia insieme, Julian è arrivato da noi quando era molto giovane. Abbiamo dovuto lavorare tantissimo insieme, ma ci siamo anche divertiti molto”.

Lefevere non nasconde i sentimenti: “Fa male vederlo andare via – il commento del dirigente belga – Non era solo un corridore, Julian è come un figlio che stai lasciando andare. Devo ammettere che con lui sono stato un po’ cattivo, in alcune occasioni, e che ho fatto alcune stupide dichiarazioni. Ma alcune cose sono state male interpretate, come quella su Marion Rousse (la compagna di Alaphilippe – ndr): volevo solo dire che è una cosa positiva il fatto che lei lo tenga al guinzaglio, perché è quello che ci vuole con lui”.

Alaphilippe e Lefevere si lasciano comunque bene: “Come in ogni relazione, ci sono i momenti buoni e quelli meno buoni. Sono comunque contento che siamo riusciti ad avere una buona conservazione recentemente. Qualche settimana fa lui è venuto a Wevelgem e abbiamo potuto parlare direttamente. Ci lasciamo con una buona intesa e io penso che il suo cuore rimarrà comunque con noi. Julian è davvero un bravo ragazzo. Sono stato duro, ma posso anche dire di aver fatto tanto per lui”.

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