Parigi-Nizza 2025, Matteo Jorgenson celebra la doppietta: “Orgoglioso, sono partito con l’obiettivo di vincere, anche se c’era Vingegaard”

Matteo Jorgenson conquista la Parigi-Nizza per il secondo anno consecutivo. Lo statunitense si era infatti imposto alla fine della Corsa del Sole e ha saputo ripetersi nel 2025, conquistando una competizione estremamente selettiva, sia per il percorso che per le condizioni meteo che hanno caratterizzato la settimana di corsa. Il corridore della Visma|Lease a Bike chiude sul gradino più alto del podio, pur non avendo riportato successi individuali: nel suo carniere c’è comunque il successo nella cronosquadre della terza tappa, che è stato importante in chiave classifica generale.

L’ultima tappa, il frenetico su e giù nei dintorni di Nizza, ha visto Jorgenson secondo al traguardo, alla fine di una giornata in cui lo statunitense è stato protagonista di grandi azioni “individuali”: “Speravo di annoiarmi, ma alla fine non è successo – scherza il corridore ai nostri microfoni a fine gara – Comunque, spero che gli spettatori si siano divertiti come mi sono divertito io. È stata una giornata molto complicata, che ho dovuto gestire da solo. Sono stato felice del fatto che ci fossero salite molto pendenti, lungo le quali ho potuto staccare i rivali di classifica”.

Jorgenson aggiunge: “È stato importante usare la testa, pensare a quale dei miei avversari avesse compagni di squadra vicino e che tipo di percorso avevamo ancora davanti da affrontare. Ho provato a rimanere calmo, anche perché so che se ti fai prendere dal panico poi sprechi energie. A mio vantaggio c’era il fatto che abbiamo affrontato il Col d’Eze dal versante che ha grandi pendenze: così mi sono detto di prenderla al massimo, dall’inizio alla fine, dato che su quella strada non c’è vantaggio nello stare a ruota. Sono riuscito a staccare gli altri e la ciliegina sulla torta sarebbe stata la vittoria di tappa, ma Magnus Sheffield oggi è andato dannatamente forte”.

Il bilancio della settimana: “È stata dura – il commento di Jorgenson – Ho fatto quattro Parigi-Nizza in carriera e questa è stata la più dura. Non c’è stato un solo giorno in cui ho potuto prenderla con un po’ più di calma. Vincere qui è bello perché sono partito proprio per quello. Anche se c’era Jonas (Vingegaard – ndr) il mio obiettivo iniziale era il primo posto finale. Ho apprezzato il fatto che i compagni di squadra prima abbiano lavorato sia per me che per lui e poi, una volta che Jonas si è ritirato, si siano dedicati completamente a me. Sono orgoglioso di questo successo”.

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