Movistar, Soler vuole fare “un altro passo in avanti nel 2018”

Il giovane spagnolo Marc Soler è stato senza dubbio una delle rivelazioni della Movistar nel 2017. Il giovane scalatore, non ancora 24enne, si è messo in mostra nelle corse a tappe WorldTour disputando Parigi-Nizza, Giro di Catalogna e Giro di Svizzera ad altissimi livelli e poi anche una buona Vuelta a España. Raggiunto da Cyclingnews, Soler si augura nel 2018 “di fare altrettanto bene, o magari di migliorare un poco”  e di fare “un altro passo in avanti nel 2018” dopo aver disputato “un’annata molto buona”.

Il giovane catalano non si rivede, per ora, in nessuno dei due idoli della sua terra, Joaquim Rodriguez e Miguel Poblet: “Sono un corridore più completo – aggiunge – essendo alto, vado bene in pianura ma sono anche molto bravo in salita e non vado male a cronometro“. La sua carriera ha ricevuto una notevole spinta in avanti dopo la vittoria nel Tour de l’Avenir 2015, anche se era già entrato in orbita Movistar: “La mia carrierà è andata abbastanza bene, fin da quando ero juniores e correvo per la Huesca-La Magia, che è il vivaio principale della Lizarte, la quale lo è della Movistar. Ho corso bene un anno al Memorial Valenciaga e così mi fatto notare dalla Movistar, Eusebio assisteva alla gara e mi ha chiamato subito dopo la vittoria al Giro di Nairo Quintana. Mi ha offerto un posto da stagista nel 2015 e poi un contratto a tempo pieno per il 2016“.

Al di fuori della squadra, il corridore che ammira di più è Chris Froome, del quale è un grande fan: “Ho parlato con lui per la prima volta al Giro di Catalogna ed è stato un momento speciale per me”. Ma riuscirà la nuova generazione di corridori spagnoli a raggiungere il livello dei vari Rodriguez, Contador e Valverde? “Succederà poco a poco. C’è stata una vera e propria “era d’oro” e correre a quel livello sarà molto complicato, ma dobbiamo solo vedere come si può fare”.

 

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