Liegi-Bastogne-Liegi 2025, Remco Evenepoel: “Non posso fare miracoli, non sono un robot”

Si è chiusa con una prova deludente alla Liegi – Bastogne – Liegi 2025 la mini-primavera di Remco Evenepoel. Dopo il passo falso alla Freccia Vallone, che era la corsa meno adatta a lui, il leader della Soudal Quick-Step stecca ancor di più nella Doyenne, corsa che ha già conquistato a due riprese in carriera. Considerato l’unico in grado di potersela giocare con Tadej Pogacar, il belga ha mostrato i primi segni di cedimento sulla Redoute, dove il rivale ha iniziato la sua splendida azione, finendo poi per esplodere anche dal gruppo degli inseguitori, tanto da chiudere la sua prova in 59ª posizione, a 3’11” dal campione del mondo.

Saltato forse anche di testa, oltre che di gambe, il classe 2000 ha probabilmente pagato una preparazione complicata questo inverno, a seguito del brutto incidente in allenamento nel mese di dicembre. Capace di vincere al ritorno alle corse, superando Wout van Aert in volata alla Freccia del Brabante, terzo alla Amstel Gold Race in cui ha saputo condurre un inseguimento vincente ai danni di Pogacar, il fenomeno fiammingo sembrava già tornato al suo livello, ma quattro gare di grande intensità in poco più di una settimana sono state troppo per il suo fisico e con il passare dei giorni ha mostrato progressivi segni di cedimento.

“Una corsa come questa non mente – ha commentato a Het Laatste Nieuws dopo il traguardo – Se sei bravo, sei in testa ovunque. Non sono deluso, ma è un peccato che non mi sia sentito al meglio nel finale di questa corsa. Devo accettarlo, non posso fare miracoli, non sono un robot. Per essere in forma, bisogna allenarsi a lungo e io non sono ancora riuscito ad allenarmi correttamente. Oggi è stato evidente”.

Sulla stessa linea d’onda il suo direttore sportivo Klaas Lodewyck: “È chiaro che non aveva le gambe, semplice. È tornato subito forte dopo l’infortunio, ma spesso si assiste a una ricaduta. Non pensavamo che sarebbe successo oggi, ma è impossibile da prevedere. Ho parlato con lui rapidamente. Non è piacevole, ovviamente, ma fa parte dello sport. Ora deve pensare ad altro”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio