Non ci è voluto molto prima che Aleix Espargaró ricevesse il via libera per correre in gara. Arrivato come ambassador della Lidl – Trek, il pilota di Moto GP (attualmente collaudatore Honda, ma pronto a scendere in gara con delle WildCard) non aveva mai nascosto le sue reali ambizioni e in pochi mesi ha convinto la dirigenza del team a dargli una prima opportunità in una gara ufficiale. Tesserato con il team development, il 35enne spagnolo sarà tra due settimane al via del Giro d’Austria, breve corsa a tappe che in passato ha spesso permesso ai corridori di mettere in mostra le proprie qualità prima di fare uno step ulteriore.
Classe 1989, il catalano in questi primi mesi dell’anno “ha partecipato ai training camp con la squadra e ha beneficiato dell’allenamento dello staff tecnico” di un team di massimo livello e ora, come spiega la squadra statunitense “è pronto a compiere il prossimo passo nel suo percorso sportivo e metterà alla prova se stesso nella impegnativa gara a tappe in Austria”.
Grande entusiasmo ovviamente da parte del nativo di Granollers, che dopo essere stato il primo e sinora unico pilota a conquistare una pole position con tre case diverse, aggiungerà un altro primato alla sua decisamente peculiare carriera: “Sono molto contento di come è andato quest’anno, che ha cambiato completamente la mia vita e tutto ciò che facevo prima – ha commentato – È fantastico far parte di una squadra così grande come la Lidl-Trek. Sono cresciuto molto come ciclista e ho imparato molte cose in questi sei mesi. Mi sento bene e non vedo l’ora di gareggiare e testare la gamba contro alcuni dei migliori ciclisti del mondo. Avrò una squadra forte al mio fianco che mi insegnerà i trucchi del mestiere. Sarà anche bello perché la settimana prima della gara in Austria, gareggerò come wildcard nella MotoGP nei Paesi Bassi”.
Consapevole che “sarà una bella sfida”, Espargaró vola basso e spiega di “non avere aspettative per il mio debutto nel ciclismo”, spiegando che il suo obiettivo sarà quello “di imparare il più possibile, aiutare i miei compagni di squadra e, soprattutto, godermi la sofferenza!”
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