Jayco-AlUla, Matthew Hayman contro i punteggi UCI: “È un sistema che uccide lo sport”

Matthew Hayman critica fortemente la Classifica UCI. Intervistato dal portale giapponese Cyclowiredil direttore sportivo della Jayco AlUla si è soffermato su alcune delle assurdità causate dal sistema di promozioni e retrocessioni introdotto negli scorsi anni dall’Unione Ciclistica Internazionale e che, al termine della prossima stagione, vedrà le ultime tre formazioni della classifica World Tour perdere la licenza per la categoria più alta del ciclismo professionistico. Parlando del dominio di Tadej Pogacar, infatti, l’australiano ha ammesso che per la sua formazione inseguire gli attacchi dello sloveno è diventato un obiettivo secondario, preferendo invece concentrarsi sui piazzamenti di rincalzo proprio al fine di ottenere i tanto agognati punti.

“Se i corridori provano a prendere qualche rischio per vincere senza poi riuscirci non prendono molti punti. – spiega Hayman – A noi delle vittorie di Pogacar non interessa. Ad esempio a Montreal, invece di dire ai ragazzi di tirare per scremare il gruppo di testa, gli ho detto di lasciare che fosse la UAE a gestire la corsa e di concentrarsi a conquistare più piazzamenti possibile in top-10”. A livello numerico, infatti, il vincitore della classica canadese porta a casa 500 punti, mentre, se una squadra riesce a piazzare tre uomini al secondo, quinto e nono posto, il totale sale a 725 punti, decisamente più importanti per una formazione in lotta per non retrocedere.

“Noi non abbandoniamo l’idea di vincere sia dalla partenza – prosegue l’australiano, vincitore della Parigi – Roubaix nel 2012 – Le tattiche dipendono dall’anno in cui ci troviamo rispetto al ciclo di tre della classifica UCI. Noi volevamo vincere Il Lombardia, ma quando Pogacar ha attaccato ed è stato chiaro che avrebbe vinto abbiamo cambiato tattica per ottenere più punti possibili. Squadre come UAE, Visma e Ineos corrono sempre per vincere, ma per noi il discorso è diverso. Siamo sempre sotto pressione dagli sponsor. Se ci troviamo a rischio di retrocedere è più importante ottenere punti e scalare dall’ottavo al sesto posto piuttosto che vincere tre gare“.

Il 2025 sarà l’ultimo anno del ciclo triennale, al termine del quale verranno ufficializzate le retrocessioni, ed Hayman si aspetta una lotta estremamente agguerrita per evitare di essere tra le squadre che scenderanno tra le Professional: “Durante la prossima stagione vedremo la vera battaglia. – conclude il 46enne – Ma per me questo è un sistema che uccide lo sport

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