Ineos Grenadiers, Geraint Thomas non esclude la partecipazione al Giro 2024: “Sarebbe bello tornarci, ma anche il Tour è attraente”

Geraint Thomas potrebbe essere al via del Giro d’Italia anche nel 2024. Il gallese della Ineos Grenadiers non esclude di tornare a correre il GT italiano dopo essere stato grande protagonista dell’edizione di quest’anno, durante la quale ha indossato la Maglia Rosa per otto giorni prima di cederla a Primoz Roglic al termine della penultima tappa, la cronoscalata del Monte Lussari, concludendo poi la gara al secondo posto con un ritardo di soli 14″. Dopo aver sfiorato il successo in questo 2023, il 37enne potrebbe quindi riprovarci nella prossima stagione, ma oltre alla Corsa Rosa, il cui percorso è stato presentato negli scorsi giorni, il vincitore del Tour de France 2018 guarda anche alla prossima Grande Boucle, il cui tracciato sarà invece svelato settimana prossima.

Il Giro [2024] è proprio un classico Giro – ha dichiarato Thomas a GCN – Sarà molto duro. Sarebbe bello tornarci dopo quest’anno, ma allo stesso tempo il Tour è piuttosto attraente. Finisce a Nizza, l’ultima tappa è una cronometro da Monaco a Nizza. È un crono dannatamente difficile. Negli ultimi giorni penso che nella tappa 19 finiremo con una salita dura, il sabato sarà duro e l’ultimo giorno è più o meno una crono di montagna. I velocisti dovranno soffrire per tre giorni!”

Il classe 1986 ha poi parlato della sua annata, iniziata male a causa di un’infezione urinaria che gli ha fatto perdere tanti giorni di gara e di allenamento: “Penso di poter guardare indietro ed essere molto soddisfatto [del 2023]. Perché l’inizio è stato atroce. Praticamente ho avuto questa infezione alle vie urinarie, l’ho presa alla fine del training camp a dicembre e continuava a ripresentarsi […] Dal ritiro di dicembre a marzo ho perso il 50% degli allenamenti“.

Questo non ha permesso a Thomas di presentarsi al 100% alla partenza della Corsa Rosa: “Se mi avessero detto prima della gara che avrei concluso secondo per 15 secondi, ci avrei fatto la firma. Perdere [il Giro] l’ultimo giorno è stato brutale, ma facendo un passo indietro e guardando il tutto, posso essere davvero felice di come sono riuscito a rimettermi in forma dopo l’inizio di stagione che ho avuto“.

Il corridore della Ineos Grenadiers ritiene inoltre che, senza quel problema, avrebbe anche potuto vincere il Giro: “Penso che se non avessi avuto quell’infezione e non mi fossi perso tutto quel lavoro di base, sarei sicuramente stato 15 secondi migliore. Nella crono di apertura non avrei perso così tanto tempo come ho fatto, sarei stato un po’ meglio”.

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