Dopo Gerusalemme, anche il Giro d’Italia 2019 partirà dall’estero. Ad annunciarlo è Mauro Vegni, che rivela dunque come la ormai tradizionale alternanza, che vede la Corsa Rosa partire in Italia negli anni dispari e fuori dai confini negli anni pari (rispettata dal 2010 ad oggi), sarà invece interrotta. Pur non volendo dare maggiori indicazioni, infatti, il direttore del Giro ribadisce l’intenzione di far partire la sua corsa al di fuori dei confini nazionali anche fra due anni (anche se non si può escludere la possibilità che si parta da San Marino o Vaticano, restando dunque comunque all’interno dello Stivale).
Unico indizio seminato dal dirigente romano, intervenuto in RAI, alla nota trasmissione RadioCorsa, è che “sarà difficile ripetere qualcosa come Gerusalemme, partendo da Israele”, apprestandosi comunque a precisare che non ci sarà neanche “un altro Herning”, considerato da alcuni non proprio un esperimento riuscitissimo. Se ne può dedurre dunque che si resterà perlomeno in Europa, ma di più, in questo momento non è dato sapere. D’altronde, ancora dobbiamo scoprire il Giro 2018 nella sua interezza…
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