Giro dei Paesi Baschi 2024, Juan Ayuso riguardo la caduta: “Il ciclismo è uno sport pericoloso di suo”
Juan Ayuso non ravvisa responsabilità di alcuno nella terribile caduta di ieri al Giro dei Paesi Baschi 2024. Ora inevitabilmente tra i grandi favoriti per il successo finale della breve corsa a tappe spagnola, il giovane talento iberico è pronto a dare battaglia nei prossimi giorni, pur ovviamente mostrandosi dispiaciuto per tutti coloro che sono stati costretti ieri a lasciare la corsa per infortunio. Per quanto riguarda la caduta, il classe 2002 si unisce a coloro che non ritengono il percorso pericoloso in quel punto, ma non sembra neanche ravvedere responsabilità collettive del gruppo.
“Quando gli altri sono caduti ero sul lato interno della cuva, quindi non mi è successo niente, mi è andata bene – commenta ai nostri microfoni dopo una cerimonia di premiazione che lo ha visto nuovamente premiato come miglior giovane – Peccato che abbiamo perso i corridori più forti, ma la corsa continua e vedremo cosa potremo fare nei prossimi giorni”.
Riguardo la dinamica dell’incidente e sulle eventuali responsabilità o cause, il portacolori della UAE Team Emirates si mostra in qualche modo fatalista: “Il ciclismo è uno sport pericoloso di suo. Tutti vogliamo migliorare il livello di sicurezza, ma l’altro giorno la caduta in cui sono rimasto coinvolto è avventua in un rettilineo pianeggiante e non c’è molto che si può fare in questi casi. Il nostro è uno sport pericoloso e bisogna accettarlo […] Dove è avvenuta la caduta c’era asfalto irregolare per colpa delle radici, ma niente che non si trovi anche altrove“.
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