Ef Education-EasyPost, Richard Carapaz: “Riparto da zero, ma nel 2024 il mio grande obiettivo è il Tour de France”
Il 2023 non è stato proprio l’anno ideale per Richard Carapaz. L’ecuadoriano, vincitore del Giro d’Italia 2019 e capace di salire sul podio di altri tre Grandi Giri durante la sua carriera, ha prima dovuto fare i conti con problemi fisici che ne hanno ritardato l’entrata in condizione e poi si è visto eliminato, dopo pochissimi chilometri, dal Tour de France 2023 a causa di una caduta. Carapaz, passato a inizio stagione alla Ef Education-Easypost, ha provato a raddrizzare il bilancio annuale con le gare autunnali e in parte ce l’ha fatta, chiudendo secondo la Tre Valli Varesine e il Giro di Toscana, oltre che ottavo Il Lombardia.
L’ecuadoriano vuole comunque riprovarci, con il Tour: “Nella mia mente è il grande obiettivo per il 2024 – le parole del corridore raccolte da GCN – Nel 2023 non mi è andata bene, ma il prossimo anno punterò ancora alla classifica generale. Riparto da zero e devo mettermi alle spalle il passato, ma se avrò buone gambe potrò andare a caccia di un bel risultato”.
Se tutto va come deve, Carapaz potrebbe trovarsi a combattere con Jonas Vingegaard, Tadej Pogačar, Primož Roglič e Remco Evenepoel e con le rispettive, fortissime, squadre: “Ma noi abbiamo tanti corridori forti, come Neilson Powless, Andrey Amador, Jonas Rutsch e Stefan Bissegger – le considerazioni dell’ecuadoriano – In questo gruppo mi trovo bene e ci sono tante opportunità per me. Per il Tour de France, non so che squadra porteremo, ma per me sarà la migliore dell’intera corsa”.
Sulle prospettive del 30enne Carapaz si esprime anche Jonathan Vaughters, direttore generale della squadra statunitense: “Attualmente sta molto meglio rispetto a com’era l’anno scorso di questi tempi. Aveva finito il 2022 esausto e poi c’era stato il problema alle tonsille. Nel raduno di squadra che è in corso in questi giorni in Spagna, ho già visto un Richard che ha di nuovo voglia di mettersi alla prova. Ed è anche molto più tirato rispetto allo scorso anno“.
Sulla questione classifica al Tour, invece, Vaughters è un po’ più chiuso: “Carapaz sarà sicuramente il nostro uomo di riferimento. Se poi sarà con la classifica generale o con le vittorie di tappa, questo sarà da definire. Richie dovrà prima far vedere buone cose nelle gare a tappe di una settimana prima del Tour de France, così potremo vedere se potrà stare a contatto con i vari Vingegaard e Pogačar. Lui ci crede e spero che abbia ragione. Ma noi dobbiamo vedere i fatti per poter pensare di avere un corridore da classifica al Tour. Non siamo una squadra che lotta per l’ottavo posto di una generale, non sono le nostre ambizioni. Nel 2024 il nostro obiettivo di fondo sarà vincere le corse, non fare punti”.
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