Education First, Mike Woods punta alto nel 2020: “Tokyo grande obiettivo, voglio vincere. Punto anche Ardenne, Tour e Mondiali”
Mike Woods ha costruito la sua prossima stagione attorno ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Affermatosi ormai come uno degli scalatori più temibili del panorama internazionale, l’ultimo vincitore della Milano – Torino ha dunque messo nel mirino la rassegna olimpica come obiettivo primario del suo 2020, pensando chiaramente anche ai Mondiali di Aigle-Martigny nei quali avrà l’opportunità di migliorare il terzo posto ottenuto a Innsbruck lo scorso anno. Classe 1986, il canadese è tuttavia professionista solo dal 2016, quindi ha potenzialmente ancora margini di progressione e le sue ultime stagioni lo hanno pienamente dimostrato, riuscendo ogni anno ad ottenere risultati migliori e ora non si nasconde nella sua ambizione di conquistare l’oro nella dura corsa nipponica, per la quale già quest’anno ha iniziato a compiere alcuni test. Primo fra tutti, l’adattamento al fuso orario in tempi brevi.
Per questo spiega di aver programmato il viaggio dopo Il Lombardia alla volta della Japan Cup con la stessa distanza che il prossimo anno ci sarà dal Tour de France alla prova a cinque cerchi, ovvero sei giorni. Il che lascia dunque comprendere come il nordamericano abbia scelto la Grande Boucle come altra grande corsa, tanto da avere infatti già prenotato i biglietti da Parigi a Tokyo per la sera stessa in cui il gruppo arriverà sugli Champs-Elysées. Contrariamente a molti possibili rivali, a partire da Vincenzo Nibali, che hanno scelto il Giro d’Italia proprio per non compromettere le proprie possibilità a Tokyo, Woods crede che il GT francese sia la miglior preparazione per i Giochi: “Sono abbastanza certo che chi vincerà le Olimpiadi il prossimo anno avrà corso il Tour subito prima”, ha infatti commentato a cyclingnews, pur consapevole che a Rio e Pechino, le ultime due edizioni con una distanza così elevata, avevano il doppio del tempo di recupero e adattamento a disposizione. Solo sei giorni invece per Londra, ma in quel caso la differenza d’orario era minima, di appena un’ora.
Woods tuttavia non esita e ha chiare le idee sulla sua stagione. “Tokyo sarà il mio grande obiettivo, così come il Mondiale, con anche il Tour – aggiunge – Probabilmente avrò nuovamente tre picchi: le Ardenne, il Tour, Tokyo e poi i Mondiali in Svizzera. Tokyo è il mio più grande obiettivo nella lista dei desideri. Sono entrato nel ciclismo a causa delle Olimpiadi e le mie prime non sono state un gran risultato, perché innanzitutto volevo solamente esserci. A Rio 2016 ho chiuso il cerchio, la corsa non sarà stata un granché per me, ma ero felice anche solo di esserci. Ma ora voglio vincere“.
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