Deceuninck-QuickStep, Mas sogna in grande: “Vorrei vincere Giro e Tour”

Enric Mas ha progetti ambiziosi per il suo futuro. Chiusa la stagione con l’inatteso secondo posto finale alla Vuelta a España, il portacolori della Deceuninck-Quick Step è pronto a debuttare al Tour de France, al via da Bruxelles il prossimo 6 luglio e destinato a chiudersi a Parigi il 28 dello stesso mese, con l’obiettivo di curare la classifica generale. Nonostante una squadra priva di veri e propri scalatori e che non potrà supportarlo totalmente per raggiungerlo, e le remore di alcuni grandi ex come il connazionale Alberto Contador in merito alle sue chance di giocarsi il successo finale, il maiorchino che ha compiuto 24 anni nei giorni scorsi ha sfoggiato un animo battagliero dal ritiro della squadra a Calpe.

“Avverto la fiducia della squadra e personalmente voglio vincere. Sarebbe meglio se conoscessi meglio l’evento, ma purtroppo non vi ho mai partecipato. Vedremo come andrà. Prevedo una prima settimana molto stressante e nella quale non mancheranno le cadute, con la tranquillità che arriverà soltanto mano a mano che ci avvicineremo verso le montagne. Ovviamente sono consapevole che noi siamo strutturati in maniera diversa rispetto a formazioni come Movistar o Sky, perché abbiamo in rosa anche velocisti e tipologie di corridori differenti. Ma in fondo anche l’anno scorso sono riuscito a curare la classifica della Vuelta mentre Elia Viviani si aggiudicava diverse tappe”.

Nel futuro del corridore svezzato da Alberto Contador, e per il quale il campionissimo di Pinto prevede un futuro da trionfatore proprio alla Grande Boucle, c’è però anche il Giro d’Italia, sebbene non in questa stagione: “Saltarlo quest’anno non costituisce un problema, anche se molti dicono che prima di fare il Tour avrei dovuto parteciparvi almeno una volta. Però ho già corso due volte la Vuelta e mi sento pronto per provarci in Francia. Tutti i corridori che hanno preso parte alla Corsa Rosa dicono che quello italiano sia il Grande Giro più bello, per cui mi piacerebbe farlo in futuro e provare a vincerlo”.

Paragonato da molti, per il modo di correre, proprio al Pistolero, Mas ha ricordato anche i suoi trascorsi nella Fondazione Alberto Contador e parlato dell’approdo in squadra del giovanissimo Remco Evenepoel: “Lì ho imparato molto perché è grazie a quell’esperienza che ho iniziato a ragionare da professionista. Rispetto a cinque o sei anni fa gli Juniores si comportano in maniera diversa, sono già professionisti in quella categoria. Credo che Remco non avrà grandi problemi ad adattarsi, è diverso rispetto a quando sono passato io tra i grandi”.

 

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