Con la conclusione del Tour de France 2023, arriva un nuovo importante aggiornamento delle Classifiche UCI. La Grande Boucle ha ovviamente portato a diversi cambiamenti nelle graduatorie, anche se non cambiano i leader delle tre classifiche, comandate sempre da Tadej Pogacar, dalla UAE Team Emirates e dal Belgio. Alle spalle dello sloveno, saldamente primo con 7372,86 punti, rimane al secondo posto Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), davanti al connazionale Wout Van Aert (Jumbo-Visma), con 4887 punti, incalzato sempre più da vicino da Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) a quota 4677,57 punti.
Le quattro vittorie di tappa e la conquista della Maglia Verde fanno guadagnare tre posizioni a Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), ora quinto, mentre, alle sue spalle, si porta Adam Yates (UAE Team Emirates) che, grazie alle ottime prestazioni nelle ultime tre settimane che gli sono valse il terzo gradino del podio di Parigi, recupera ben cinque posizioni. Significativo balzo in avanti di Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e di Simon Yates (Team Jayco – AlUla) che salgono, rispettivamente, in dodicesima e tredicesima posizione. Tra gli italiani scende al 28esimo posto Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), il migliore dei nostri, mentre guadagna ben dodici posizioni Giulio Ciccone (Lidl-Trek) che si porta in 31esima posizione.
Per quanto riguarda la classifica a squadre, non cambiano i primi tre posti: con Jumbo – Visma e Ineos Grenadiers alle spalle della UAE Team Emirates. Le belle prestazioni sulle strade francesi consentono alla Bahrain Victorious di salire in quarta posizione, mentre entra in top10 la Bora-hansgrohe, ora nona. Resta 23esima la prima formazione italiana, la Green Project Bardiani CSF-Faizanè, con Eolo-Kometa e Team Corratec-Selle Italia, che occupano il 27esimo e il 28esimo posto. Tra le nazioni sempre saldamente in testa il Belgio con 21679,59 punti, alle cui spalle risale la Danimarca che supera la Francia. Salgono anche Gran Bretagna e Spagna al quarto e quinto posto scavalcando la Slovenia che, di conseguenza, scende al sesto. L’Italia rimane ottava, sempre alle spalle dei Paesi Bassi e davanti all’Australia.
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