Clasica San Sebastian 2025, Giulio Ciccone: “Sapevo che i miei numeri erano buoni, ma non mi aspettavo di ottenere subito una vittoria”

Non poteva esserci rientro in gara migliore per Giulio Ciccone. Assente dalle corse dal Giro d’Italia, quando aveva dovuto ritirarsi a causa di una caduta, l’abruzzese è tornato ad attaccare il numero sulla schiena quest’oggi, alla Clasica San Sebastian 2025, ed è subito andato a segno cogliendo una bellissima vittoria. Il portacolori della Lidl-Trek, che ha trascorso le ultime settimane a preparare il finale di stagione, si è infatti imposto in solitaria nella classica spagnola mettendo in scacco la coppia della UAE Team Emirates XRG formata da Jan Christen e Isaac Del Toro, staccati lungo l’ultima asperità di giornata.

Sinceramente, non mi aspettavo di ottenere subito una vittoria, però sapevo che i miei numeri erano buoni, che avevo recuperato bene e che avevamo fatto un ottimo lavoro con tutta la squadra – le parole di Ciccone dopo l’arrivo – Però, due mesi lontano dalle gare sono tanti, quindi è sempre difficile aspettarsi un risultato al rientro, ma devo dire che oggi le gambe erano buone e abbiamo corso veramente bene“.

Il 30enne si era inizialmente mosso a una quarantina di chilometri dal traguardo assieme a Del Toro: “In quel momento è stato difficile capire cosa fare perché comunque mancava tanto all’arrivo. Però quando sei con un corridore come Del Toro non hai tanta scelta, lì devi continuare e provare a giocarti le tue carte. Sono contento, oggi ho trovato delle ottime gambe e sono riuscito a ottenere il massimo. Vincere qui è davvero bellissimo perché è una delle mie gare preferite, era tanto che provavo a far bene e questa è stata l’occasione giusta”.

I due sono poi stati raggiunti da Christen a circa nove chilometri dalla conclusione: “Lì è stato un momento un po’ decisivo perché Christen è arrivato veramente fortissimo da dietro. Pensavo che Del Toro attaccasse e invece ho visto che si è staccato, quindi in quel momento ho provato a dare il 100% e da lì all’arrivo è stata tutta un’apnea. Fino a due chilometri dall’arrivo ho avuto paura perché non riuscivo a capire bene la situazione, poi negli ultimi 500 metri, quando ho visto che non arrivava più nessuno, me la sono goduta tanto“.

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