Bora-hansgrohe, ambizioni sempre più alte con i corridori di casa: dal podio al Tour con Emanuel Buchmann, alle volate con Pascal Ackermann

Crescono le ambizioni della Bora-hansgrohe. Nata sostanzialmente attorno a Peter Sagan, la formazione tedesca negli anni ha visto affermarsi altri corridori, buona parte cresciuti proprio tra le proprie fila, puntando soprattutto sui talenti locali. In particolare i due corridori più interessanti attualmente sono Emanuel Buchmann e Pascal Ackermann, che sono riusciti in poco tempo a sovvertire le gerarchie interne; il primo in salita, il secondo negli sprint. Se il tre volte iridato è indubbiamente ancora la grande star della squadra, attorno alla quale ruotano molte delle decisioni di calendario dei suoi compagni, bisogna ora fare i conti anche con la grande crescita dei due giovani tedeschi, che quest’anno hanno ampiamente dimostrato il proprio valore ai massimi livelli, spiccando soprattutto a Tour de France e Giro d’Italia.

Ed è proprio sulla Grande Boucle che si concentreranno gli sforzi della squadra il prossimo anno. Con l’esordio di Peter Sagan alla Corsa Rosa, si liberano così spazi per i suoi compagni nel secondo GT stagionale, al quale comunque lo slovacco parteciperà. Duplice obiettivo anche quest’anno per la squadra che non nasconde di voler migliorare quanto fatto quest’anno con il quarto posto di Buchmann. Il che significa ovviamente far salire il proprio capitano almeno sul podio.

“Non voglio ora cominciare a mettere troppa pressione, ma penso che Emanuel voglia e possa salire podio, ne ha le capacità – Commenta il team manager Ralph Denk sul Frankenpost – Ci avviciniamo sempre di più alla Maglia Gialla”. Per quanto riguarda il velocista che ormai ha decisamente soppiantato Sam Bennett, proprio per questo sul piede di partenza verso la Deceuninck – QuickStep, presto arriverà dunque l’esordio in Francia. “Pascal mi ha già sorpreso – aggiunge – Farà certamente il suo debutto al Tour entro i prossimi due anni”.

Una battuta infine anche su Maximilian Schachmann, l’altro emergente corridore tedesco sul quale la squadra punta molto dopo averlo fatto rientrare in patria dalla Quick-Step Floors lo scorso anno. Corridore completo, quest’anno ha mostrato di potersela giocare soprattutto nelle classiche di un giorno, entrando nei cinque nel Trittico delle Ardenne, ottenendo comunque anche buoni risultati nelle corse a tappe, come al Giro dei Paesi Baschi, pur con qualche defaillance. “Non sappiamo ancora esattamente che direzione sta prendendo“, ammette riguardo un corridore che si sta ancora scoprendo e che, a 25 anni, ha sicuramente margini di progressione.

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