Alpecin-Deceuninck, Mathieu Van Der Poel potrebbe correre solo una settimana di Tour de France in vista delle Olimpiadi

"Ho già detto in precedenza che la preparazione ideale per Mathieu è quella senza il Tour, o fino al primo giorno di riposo", ha dichiarato il suo allenatore di MTB

Mathieu Van Der Poel e i suoi allenatori iniziano a riflettere sul possibile programma in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il neerlandese della Alpecin-Deceuninck non ha ancora deciso se partecipare sia alla gara in linea su strada che a quella di mountain bike della rassegna a cinque cerchi del prossimo anno, ma riguardo alla seconda, che sembra essere il suo obiettivo principale dopo la caduta e il ritiro a Tokyo 2020, il 28enne riceverà probabilmente delle indicazioni dal test event al quale prenderà parte domenica 24 settembre. A quel punto, il campione del mondo di Glasgow e il suo staff potranno iniziare a programmare la stagione 2024, nella quale un grosso punto di domanda riguarderà se e per quanto partecipare al Tour de France, che si concluderà solo otto giorni prima della prova di MTB.

“Solo dopo questo fine settimana sapremo come sarà il percorso e quali piani possiamo fare – ha dichiarato a Wielerflits Gerben De Knegt, l’allenatore di mountain bike del neerlandese – Può darsi che, dopo domenica, Mathieu pensi in modo molto diverso alle sue ambizioni in mountain bike a Parigi

Ho già detto in precedenza che, per me, la preparazione ideale per Mathieu è quella senza il Tour, o fino al primo giorno di riposo – ha proseguito De Kneght – Questo perché la mountain bike richiede una preparazione più specifica. Tom Pidcock si concentrerà interamente sulla mountain bike e per questo sarà un avversario molto forte. Se lo fa anche Mathieu, allora penso che potrebbe avvicinarsi all’oro. Se fai tutto il Tour, significa anche che non tocchi la mountain bike per tre settimane e hai solo otto giorni per ritrovare nuovamente il feeling su quella bici“.

L’eventuale partecipazione alla Grande Boucle non sembra invece preoccupare più di tanto il CT dei Paesi Bassi Koos Moerenhout, che spera invece di avere il 28enne per la gara in linea su strada e che ha sottolineato come, quest’anno, la prova dei Mondiali di Glasgow si sia disputata proprio a una settimana di distanza dalla fine del Tour: “Ma questi sono dei piani che Mathieu deve portare avanti con la sua squadra. Anche quanto sarà attivo durante il Tour. Tutto questo ha a che fare l’uno con l’altro, compreso il percorso prima del Tour. Bisogna evitare di arrivare a eventi così importanti con un corridore consumato“.

“Lascio questa responsabilità allo stesso Mathieu – ha proseguito Moerenhout – Se lui punta a qualcosa, allora punta anche alla migliore preparazione. È molto professionale, ho fiducia in lui e Mathieu se la merita. Secondo me il Tour non sarebbe sbagliato in preparazione alla corsa su strada olimpica. Un valore aggiunto, addirittura“.

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