Vuelta a España 2025, un partito politico chiede al Governo spagnolo di valutare l’esclusione della Israel-Premier Tech: “Inaccettabile che lo sport venga usato per ‘sbiancare’ immagini di guerra”

Fra le squadre partecipanti alla Vuelta a España 2025 c’è la Israel-Premier Tech, formazione che porta il nome di uno Stato attualmente impegnato in azioni di guerra. La situazione persiste da tempo e i corridori e il personale della squadra diretta da Sylvain Adams hanno da tempo preso misure per cercare di limitare i problemi in cui potrebbero incorrere, a causa di manifestazioni di dissenso. Ad esempio, il bus della squadra, anche alla Vuelta attualmente in corso, ha una livrea neutra, mentre, durante gli allenamenti alcuni corridori hanno dichiarato di preferire di non essere seguiti dalle ammiraglie “marchiate”.

La situazione internazionale rimane tesa e in Spagna si è aperto un dibattito politico. Tramite un comunicato, riportato da mezzi di informazione spagnoli come Marca, il partito chiamato Izquierda Unita (Sinistra Unita) ha chiesto infatti al Governo nazionale di proporre agli organizzatori della Vuelta l’esclusione della Israel-Premier Tech, “finché permangono le misure imposte dalla Corte Internazionale di Giustizia riguardo quello che sta succedendo a Gaza”.

Nel comunicato si sottolinea che “lo sport di alto livello svolto sul territorio spagnolo deve essere pienamente coerente con gli impegni dello Stato in materia di diritti umani e di diritto internazionale, nonché con i principi di non discriminazione, integrità e responsabilità sociale, che ispirano il diritto sportivo e le azioni del settore pubblico a suo sostegno”.

Izquierda Unita considera “inaccettabile che in Spagna squadre o strutture sportive che contribuiscono al lavaggio istituzionale dell’immagine di Israele, derivante dalle azioni che vengono messe in atto a Gaza, vengano promosse o normalizzate, direttamente o indirettamente, con il sostegno pubblico”. Nella nota si chiede anche se il Governo nazionale abbia notizia di accordi di sponsorizzazione, supporto istituzionale, trasferimenti di sussidi o utilizzo di beni pubblici per l’edizione della Vuelta in corso, attraverso aziende, organizzazioni o enti pubblici.

In precedenza, sul tema si era espresso Javier Guillén, direttore di corsa della Vuelta: “Non è una questione che non ci tocca – le parole riportate da Ciclismo a Fondo – E ci sono arrivate già  richieste per l’espulsione dalla gara della Israel-Premier Tech, ma si tratta di una squadra che si è garantita la partecipazione attraverso i regolamenti UCI (invito garantito per via della classifica a squadre 2024), non l’abbiamo invitata noi. Ha diritto a partecipare e noi dobbiamo accoglierla. Peraltro, la squadra non ha ricevuto nessun divieto di gareggiare, da parte di alcun organo”.

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