Simone Petilli sfortunata vittima della protesta contro la presenza della Israel – Premier Tech alla Vuelta a España 2025. Dopo quanto successo nei giorni scorsi in occasione della cronosquadre, quando alcuni manifestanti sono piombati in strada per bloccare il passaggio del team israeliano, questa volta i protestanti sono intervenuti nel mezzo della corsa, creando una caduta che solo per fortuna non ha avuto conseguenze gravi. Ignari probabilmente delle difficoltà che un gruppo potrebbe avere nel gestire la situazione, alcune persone si sono gettate i mezzo alla strada al momento del passaggio dei corridori. Fortunatamente, la maggior parte di loro sono stati fermati dal servizio di sicurezza, che non era intervenuto in precedenza giudicando pacifica e non pericolosa la protesta iniziale.
Purtroppo, le sbandate inevitabili che il gruppo ha dovuto effettuare hanno visto il portacolori della Intermarché – Wanty (vittima ancor più incolpevole) finire malamente a terra. Il corridore italiano si è rialzato ed è ripartito, ma chiaramente non doveva cadere (per quanto sia un rischio che fa parte del mestiere, di certo non così). “Capisco che non sia una bella situazione, ma ieri sono caduto a causa di una protesta sulla strada… – scrive sui suoi canali social il 32enne di Bellano che non mostra rancore ma spiega benissimo la situazione – Per favore, siamo solo ciclisti e stiamo facendo il nostro lavoro, ma se continua così la nostra sicurezza non è più garantita e ci sentiamo in pericolo! Come ho detto, per favore lasciateci fare il nostro lavoro, ieri mi sono fatto male, perché cadere a 50 km/h non è piacevole… Vogliamo solo correre!”
Seguici