Vuelta a España 2025, Jonas Vingegaard: “Oggi volevo vincere per mio figlio, un peccato non aver avuto la possibilità – La polizia ha fatto un gran lavoro, non mi sono sentito in pericolo”
Jonas Vingegaard ovviamente dispiaciuto di non aver potuto lottare per la vittoria nell’undicesima tappa della Vuelta a España 2025. Sin dalla partenza, il danese aveva fatto intuire di voler puntare al successo in questa giornata mettendo subito i compagni della Visma | Lease a Bike a controllare per non permettere a una fuga numerosa di prendere il largo, cosa che era anche riuscita alla perfezione alla formazione neerlandese. Purtroppo, però, la decisione degli organizzatori di neutralizzare la corsa a tre chilometri dal traguardo di Bilbao e non assegnare la vittoria a causa delle proteste dei manifestanti pro-Palestina all’arrivo ha privato il 28enne di questa possibilità, alla quale teneva in maniera particolare per un motivo speciale.
“Volevo vincere quest’oggi, è il compleanno di mio figlio, oggi fa un anno quindi volevo vincere per lui – ha dichiarato Vingegaard ai microfoni di Eurosport al termine della tappa – Abbiamo lavorato tutto il giorno per quello e poi non avere la possibilità… ovviamente penso sia un gran peccato. Personalmente, mi sarebbe piaciuto vincere la tappa o almeno avere la possibilità di vincere per lui. Non è successo, è andata così”.
Il 28enne ha aggiunto di non essersi sentito insicuro a causa delle manifestazioni: “A essere onesto penso che la polizia abbia fatto un gran bel lavoro quest’oggi. La prima volta che siamo passati sul traguardo abbiamo visto che c’erano dei manifestanti che provavano a entrare in strada e la polizia non gli ha dato la possibilità di farlo. Poi hanno provato a bloccarci sul secondo passaggio dalla penultima salita, ma siamo riusciti a superarli, quindi non mi sono sentito in pericolo“.
Il danese ha poi parlato del finale, dove lui e Tom Pidcock sono riusciti a fare la differenza e a guadagnare qualche secondo su tutti gli altri uomini di classifica: “Sono rimasto deluso dopo aver sentito della neutralizzazione e non volevo fare niente [sulla salita finale], ma poi Tom ha attaccato e andava troppo veloce per potergli star dietro. Poi sono riuscito a rientrare in cima e poi abbiamo collaborato bene, cercando di guadagnare più tempo possibile. Non sono sicuro che Tom sapesse che non ci sarebbe stato un vincitore di tappa perché voleva andare avanti (ride, ndr). Io lo sapevo e ho solo spinto più forte possibile fino ai tre chilometri dall’arrivo e poi mi sono fermato“.
“Dovrei essere il vincitore, sono passato per primo sulla nuova linea d’arrivo – ha aggiunto Vingegaard ridendo – La squadra oggi è stata super, abbiamo controllato dall’inizio ed è impressionante dato che tutti volevano andare in fuga. Siamo riusciti a far andar via tre corridori e poi abbiamo controllato per tutto il giorno”.
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