Vuelta a España 2024, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2024.

  • Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe): La rimonta è completata. Dopo un inseguimento durato oltre 13 tappe, da quando la fuga di O’Connor gli aveva strappato la Maglia Rossa dalle spalle, lo sloveno è nuovamente in testa alla classifica generale. Il risultato di oggi è la somma di tante tappe in cui il 34enne ha rosicchiato secondo dopo secondo, ma il Roglic di oggi lascia poco spazio a dubbi, è lui il più forte di questa Vuelta. Menzione speciale anche per la formazione tedesca, il modo in cui hanno approcciato l’ultima salita ha messo in difficoltà letteralmente tutti gli altri corridori, facilitando non di poco il lavoro del capitano.
  • David Gaudu (Groupama – FDJ): Il francese sembra veramente tornato nella sua condizione migliore. Non riesce a rispondere a Roglic, ma è tra i più attivi sulla salita finale e riesce a rosicchiare secondi a tutti i suoi diretti concorrenti in classifica. Il podio è ancora lontano, ma chissà che domani non ci possa essere spazio per un assalto ai tre lì davanti, magari anche da lontano.
  • Mattias Skjelmose (Lidl-Trek): Ci sono volute 19 tappe, ma finalmente la Maglia Bianca è sulle sue spalle. Anche oggi non è tra i corridori che si mettono più in mostra, ma nel finale trova le energie che servono per staccare di ruota Carlos Rodriguez, superarlo in classifica e portarsi in testa alla classifica dei giovani. Mancano ancora due tappe importantissime e il vantaggio è di soli 8″, ma il danese visto oggi sembra essere il favorito per conquistare la Maglia Bianca a Madrid.
  • Richard Carapaz (EF Education – EasyPost): Dopo la grande prestazione di ieri era lecito attendersi qualcosa in più dallo scalatore ecuadoriano. Dopo l’allungo di Roglic lui è il primo a tentare di far saltare il banco, ma il suo tentativo non ottiene gli esiti sperati. Nel momento dell’attacco di Mas, però, il 31enne non riesce a rispondere, e nell’ultimo chilometro perde anche le ruote del gruppetto lasciando per strada 13″ rispetto allo spagnolo. La lotta per salire sul podio di Madrid non è assolutamente chiusa, ma domani servirà una versione di Carapaz decisamente diversa da quella vista oggi.
  • Carlos Rodriguez (Ineos – Grenadiers): Oggi l’obiettivo era quello di conservare la maglia bianca dopo averla riconquistata qualche giorno fa, un po’ a sorpresa, ai danni di Lipowitz. Lo spagnolo della Ineos però incappa nuovamente in una tappa totalmente anonima, in cui riesce a rimanere con il gruppo dei favoriti ma senza mai mettersi veramente in mostra. Nel finale, inoltre, l’accelerazione di Skjelmose gli strappa anche la maglia, e domani sarà lui ad essere costretto ad inseguire.
  • Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale): I 13 giorni consecutivi in rosso terminano oggi. Il risicato vantaggio alla vigilia della tappa lasciava presagire che oggi l’australiano avrebbe dovuto abdicare, ma il risultato al traguardo è decisamente peggiore di quanto ci si potesse aspettare. Il cronometro sull’Alto de Moncalvillo si ferma 1’49” dopo il passaggio di Roglic, sancendo un passaggio di consegne in testa alla classifica ma anche un distacco importante dagli altri pretendenti al podio. Alla vigilia della tappa regina il vantaggio di O’Connor su Mas è inferiore ai 30″, e Carapaz dista solo 1′. Domani servirà la migliore versione del nativo di Subiaco ma, dopo la crisi di oggi, non è detto che sarà sufficiente.
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