Vuelta a España 2024, la Decathlon si difende dalle accuse di Carapaz: “Non abbiamo fatto nulla di sbagliato, non volevamo farlo cadere”
Continua a tener banco la querelle tra la Decathlon Ag2 La Mondiale e Richard Carapaz alla Vuelta a España 2024. Riassumendo quanto accaduto negli ultimi giorni, l’ecuadoriano della EF Education-EasyPost era finito a terra nell’undicesima tappa, quando, provando a risalire il gruppo, era venuto a contatto con Geoffrey Bouchard, che assieme ai compagni di squadra era schierato in testa al gruppo ad occupare tutta la sede stradale per operare il classico barrage dopo aver dato il via libera alla fuga di giornata. Tale incidente, la cui dinamica era stata fortemente criticata dal team manager della EF Jonathan Vaughters, aveva poi portato a una sanzione da parte dalla giuria, che aveva assegnato multe e cartellini gialli a tre atleti del team transalpino (oltre che a uno dei direttori sportivi) per aver ostacolato Carapaz e altri corridori.
Una sanzione, questa, che era stata fortemente criticata dalla Maglia Rossa Ben O’Connor sui social (con l’australiano che aveva poi cancellato messaggi e account su X qualche ora più tardi), mentre alla partenza della frazione di ieri Carapaz aveva accusato la squadra francese di mancanza di rispetto e di non avergli neppure chiesto scusa dopo che lo avevano fatto cadere. La Decathlon Ag2r La Mondiale ha quindi voluto ulteriormente chiarire come sono andate le cose, affermando che si è trattato di un incidente e non c’era alcuna intenzione di far finire a terra qualcuno.
“Penso davvero che non abbiamo fatto assolutamente nulla di sbagliato – le parole di O’Connor, riportate da Cyclingnews – Abbiamo parlato con la EF e tutto è chiaro. Non c’è stata assolutamente nessuna animosità. Geoffrey non ha fatto assolutamente nulla. Quindi non capisco la sanzione nei confronti di tutti gli altri corridori della squadra. Anch’io ero in testa e non ho ricevuto un cartellino giallo, così come Wout Van Aert, che era accanto a me. Cosa significa? Non lo capisco proprio”.
Anche Bouchard ha voluto fornire la propria versione: “Carapaz mi ha sfiorato la parte posteriore e purtroppo è caduto. Non so cosa gli sia successo quando è caduto, io ho sganciato il piede e sono quasi caduto anch’io. In ogni caso, mi dispiace che sia caduto, non era il mio obiettivo. Non è stato in alcun modo aggressivo, ho parlato con il suo direttore sportivo e non ci sono rancori, tutto qui”.
“Noi e i corridori siamo persone serie, tuttavia non c’è stato alcun movimento per cercare di farlo cadere o qualcosa del genere – ha aggiunto Cyril Dessel, il DS sanzionato con un cartellino giallo – Richard Carapaz stava arrivando da dietro, c’era un restringimento della strada e si è scontrato con Geoffrey da dietro. Carapaz ha leggermente sbandato sul lato sinistro, poi la sua ruota anteriore ha slittato sul bordo della strada. Non è possibile equiparare questo a un atto deliberato di Geoffrey Bouchard per causare l’incidente di Carapaz. Accettiamo [le sanzioni], ma le trovo dure“.
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