#SpazioTalk, Filippo Conca pronto alla Vuelta: “Cercherò le fughe, e non solo per farmi vedere”

Filippo Conca vuole mettersi in mostra lla Vuelta a España 2022. Il corridore della Lotto Soudal ha cominciato proprio in questi minuti il primo GT della sua carriera, dove punta ad essere protagonista. Il corridore italiano è intervenuto ai microfoni di SpazioTalk per raccontare i suoi propositi in vista del GT spagnolo, rivelando anche quali tappe ha messo nel mirino. Il classe ’98 ha raccontato di voler provare ad andare in fuga per cercare successi di tappa, dopo aver provato anche a rubare qualche trucco del mestiere al compagno Thomas De Gendt, specialista delle fughe, in quelle poche occasioni in cui hanno corso insieme.

Come ti senti e quali sensazioni hai in vista della Vuelta a España?
Sto abbastanza bene. Negli ultimi due anni non penso di essere stato così bene, per via di vari problemi che ho avuto ogni qual volta che riuscivo a crescere di condizione, dovendo poi ripartire quasi da zero. Ho fatto 25 giorni di altura a luglio, rientrando il 31 luglio. Poi ho fatto delle corse in Francia nelle quali ho lavorato per la squadra, ma stavo bene anche come condizione e pur lavorando per la squadra finivo abbastanza davanti. Sono fiducioso perché qui abbiamo tanto spazio per andare in fuga e sono focalizzato su quello.

Ti vedremo dunque provare la fuga di giornata?
Sì, ma non voglio fughe banali solo per farmi vedere. Se vado in fuga andrò per andare fino alla fine.

Dopo tante difficoltà, senti di essere arrivato al livello fisico per poter ottenere i risultati che probabilmente hai nelle gambe?
Ovviamente, non aspettando nel gruppo nel finale di gara. Per fare risultato devo anticipare, cercando le fughe di giornata. Ma in quel caso adesso potrei essere competitivo per poter provare a vincere una tappa o comunque cercare di ottenere buoni risultati.

Ci sono giornate che hai segnato sul calendario?
Tolte le prime due tappe nei Paesi Bassi, penso che ci saranno tante occasioni buone in Spagna. Magari non le prime tappe, ma dopo, quando si inizia ad essere un po’ più stanchi. Nelle ultime gare ho visto che quando si fa strada la stanchezza, mentre altri calano, io magari calo meno e e riesco ad esser epiù competitivo. Spero di aver ragione e di poter sfruttare questo fatto, anche perché è più probabile che le fughe iniziano ad arrivare dopo qualche giorno, piuttosto che nelle prime tappe.

Secondo te quale squadra proverà a tenere chiusa la corsa?
Sicuramente dipende chi avrà la Maglia Rossa, ma ovviamente le più attrezzate sono Jumbo e Ineos, che ha uno squadrone impressionante. Anche la UAE comunque ha una bella squadra. Penso che saranno queste a controllare la corsa, a seconda di chi avrà la maglia. Ma penso che quando la classifica sarà definita, ci dovrebbe essere più spazio per le fughe visto che le squadre non vorranno tirarsi il collo tutti i giorni.

La vostra è una squadra giovane, ma con voi avete Thomas De Gendt che può dare tanti consigli, specialmente per le fughe. Ci hai parlato, ti ha dato qualche consiglio?
Lui è sicuramente il mio idolo, sin dal 2012 quando ha vinto la tappa del Giro sullo Stelvio. IN questi due anni, anche se non ci ho corso tantissimo, ho sempre provato ad imparare il più possibile da lui. A dire la verità comunque non c’è tanto da imparare a livello tattico perché quando lui vuole andare in fuga si mette davanti finché non riesce a staccare tutti. Fino a 5-6 anni fa così si riusciva in questo modo, mentre ora è più difficile anche per lui, che è un motorone. Quindi forse dovrà cambiare tattica anche lui.

Debutti in un GT nell’ultimo GT di Nibali, ci hai pensato? Proverai a parlare con lui in corsa?
Sicuramente per me è un onore esordire in un GT al suo ultimo giro, perché credo che negli ultimi venti anni sia stato il corridore italiano più vincente e va onorato per questo.

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