Bahrain-Merida, Nibali: “La caduta al Tour dimostra che nel ciclismo non c’è fair play. Giro primo obiettivo, difficile ripetersi a Sanremo”

Vincenzo Nibali tra passato, presente e futuro all’UAE Tour 2019. Il capitano della Bahrain-Merida, che in occasione del primo arrivo in salita della corsa emiratina ha pagato dazio alla lunga inattività staccandosi dai migliori già a sei chilometri dall’arrivo nella frazione poi vinta da Alejandro Valverde (Movistar), ha confermato di non essere ancora ai livelli dei migliori in vista di una stagione che lo vedrà tentare l’accoppiata Giro d’Italia (11 maggio – 2 giugno) – Tour de France (6 – 28 luglio) puntando sulla Corsa Rosa come primo grande obiettivo. A precedere il duplice appuntamento saranno due Classiche Monumento come Milano-Sanremo (23 marzo), al via della quale si schiererà da campione in carica, e Liegi-Bastogne-Liegi (28 aprile).

Il messinese ha affrontato i temi della stagione in una lunga intervista concessa a Marca: “Abbiamo lavorato molto in inverno perché era importante farlo e per questo ho iniziato più tardi rispetto al solito […] Non so ancora quando potrò essere competitivo per la vittoria e so di dover migliorare mettendo altri chilometri nelle gambe […]  La cronometro è la disciplina in cui siamo migliorati maggiormente, perché abbiamo prelevato corridori come Rohan Dennis e si è visto già all’esordio qui negli Emirati Arabi. Al rientro faremo altri test per capire meglio a che punto siamo”.

Sugli obiettivi stagionali: “Quello principale è il Giro, al Tour penserò solo in un secondo momento. Non ho ancora visto tutte le tappe della Corsa Rosa, anche se so che l’ultima settimana sarà molto difficile. La tappa regina non la conosco ancora, ma il recente passato ci ha insegnato che ogni minimo dettaglio può fare la differenza”. Sulle Classiche: “La Liegi-Bastogne-Liegi sarà un vero esame in vista del Giro d’Italia, mentre a Sanremo sarà davvero difficile pensare di ripetersi. Quanto fatto l’anno scorso è stato fantastico, ma è una corsa aperta ad ogni possibilità”.

Su avversari e movimenti nell’ambiente: “Non reputo il disimpegno di Sky e BMC come qualcosa di grave. Il gruppo sportivo rimane e sarà come avvenuto con la CCC […] Per quanto riguarda i rivali credo che Froome e Quintana siano sempre i più forti, ma ce ne sono alcuni emergenti davvero molto forti come i gemelli Yates che mi incuriosiscono davvero molto”. Nell’occasione lo Squalo ha parlato anche della caduta al Tour de France 2018, provocata da uno scontro con un tifoso, che gli è costata il finale di stagione: “Sarei stato competitivo per il podio, anche se magari non avrei vinto. Il mio incidente dimostra che non c’è Fair Play nel ciclismo ed è stato frustrante aver gettato all’aria tutto il lavoro fatto fino ad allora”.

 

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