Al Giro con la Bardiani | Samuele Zoccarato: “Non avevo idea di cosa potesse aspettarmi”
Ciao a tutti,
sono Samuele Zoccarato e oggi ho vissuto la mia prima giornata al Giro d’Italia 2021. Per me, neoprofessionista da pochi mesi, è stata una giornata speciale, che non dimenticherò. Se prendere parte al suo primo Giro per un professionista è qualcosa di emozionante, per un neopro lo è due volte di più! In qualche modo hai due pesi da portare, un doppio esordio che porta con sé grandi sensazioni, ma anche un po’ di paura e ansia per certi versi. Sai che stai per affrontare qualcosa di veramente grande quindi c’è sicuramente un po’ di timore reverenziale.
E pensare che questa mattina mi sono alzato normalmente (certo, la sveglia è suonata presto per fare il controllo antidoping, ma per noi ciclisti neanche questa è una novita) e ho fatto colazione sereno, senza pensarci troppo. Poi però abbiamo cominciato ad entrare nell’atmosfera quando sono arrivato dai meccanici, che ci hanno fatto trovare una sorpresa sulla bici, con il nastro rosa per richiamare la corsa e il colore che abbiamo sulla maglia. Una piccola chicca da parte loro che mi ha ricordato dove siamo!
Da lì siamo partiti per tre ore di allenamento, ma non abbiamo forzato più di tanto – durante il Giro ci sarà tanto tempo per fare fatica! Al ritorno siamo andati di corsa a pranzo e a fare i massaggi perché alle 16:30 siamo partiti per andare alla presentazione. È in quel momento che ho davvero cominciato a sentire la corsa!
Sino ad oggi dicevo che andavo al Giro… ma non avevo idea di cosa potesse aspettarmi! Anche solo dall’organizzazione per parcheggiare le ammiraglie si capisce tutto quello che c’è dietro quello che si vede solitamente in TV o nei racconti. Si capisce che non viene lasciato nulla al caso. Prima di salire in scena abbiamo fatto anche i video individuali che compariranno in sovraimpressione in TV (speriamo si possa vedere spesso!)
Alla presentazione sono salito per primo della mia squadra… Avevo paura di inciampare o di avere chissà quale problema potesse capitarmi… Mi sono sentito un po’ come il primo attore che entra in scena e deve dire la prima battuta, oppure come i cantanti di Sanremo quando devono scendere la scala dell’Ariston! Anche se non c’era il pubblico, l’emozione è stata tanta e sono entrato davvero nell’atmosfera della Corsa Rosa…
Ho ripensato anche a tutti i messaggi che ho ricevuto in questi giorni, anche da persone che non conoscevo, che sui vari social mi scrivevano “faccio il tifo per te”. Oppure a quel giornalista di Padova che mi ha detto che sono l’unico padovano, per cui tutta Padova tiferà per me e bisogna fare qualcosa per tenere alta la nostra bandiera… Sono cose che fanno piacere e che ti fanno capire quanto il Giro sia diverso… Per fortuna comunque ho già una piccola esperienza perché ho corso in Turchia e Serbia e sono stato fuori 25 giorni. Per essere un neopro ho fatto tante gare (quindi so già più o meno come funziona anche la distanza e la lontananza dalla famiglia e dagli amici), ma il Giro è il Giro, è qualcosa di diverso.
Chissà come sarebbe stato con il pubblico. Oggi quasi non c’era, solo qualche tifoso fuori dall’area transennata. Naturalmente un po’ di atmosfera la toglie, ma per certi versi forse è anche stato meglio, almeno per me. Salire sul palco con cinquemila persone che ti guardano, immagino sarebbe stato ancora più emozionante, ma anche più difficile…
Per fortuna in squadra l’atmosfera è buona e si riesce ad allentare la tensione. In questi giorni ho ricevuto tanti consigli, ma ci sono anche tanti momenti di tranquillità. In squadra scherziamo e ridiamo tutto il giorno. Son contento di essere qui con questo gruppo, mi sembra molto affiatato per essere ad inizio stagione. Speriamo che porti i suoi frutti. Negli anni scorsi ho visto che quando c’è un buon gruppo metà del lavoro è già fatto.
Ora andiamo a cena, poi avremo la prima riunione con i direttori sportivi, che ci daranno le prime indicazioni generali e poi si fila a letto. Sempre se si riesce a dormire… Il Giro non è ancora realmente iniziato, ma comincio sempre più a rendermi conto di dove sono e le emozioni si fanno sempre più forti…
Caro diario, grazie per avermi accompagnato in questa giornata carica di emozioni. Spero spero di tornare presto a scriverti: di sicuro continuerò a leggerti per vivere attraverso di te anche le emozioni dei miei compagni e di tutti noi del #GreenTeam
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