Wilier-Selle Italia, Mareczko: “Voglio il salto di qualità”

Jakub Mareczko vuole dare una svolta alla sua carriera. Al terzo anno tra i professionisti, il talentuosissimo velocista della Wilier – Selle Italia vuole compiere un ulteriore step ed entrare finalmente nel gruppo dei grandi dello sprint. Le doti sono fuori discussione, come testimonia il fatto che in due stagioni abbia raccolto più di 20 vittorie, tuttavia c’è la voglia di iniziare a calpestare i palcoscenici principali del ciclismo internazionale. “Ho iniziato ad allenarmi un mese fa su strada – afferma in esclusiva ai microfoni di SpazioCiclismo – Quest’anno ho inserito anche la pista nella preparazione. Il 30 dicembre ho corso nella prova Madison a Montichiari. Ora inizierò a Dubai il 31 gennaio e poi vedremo il da farsi. Mi ritengo soddisfatto dell’ultima stagione, ma quest’anno voglio provare a fare il salto di qualità“.

Il bresciano ha le idee chiare, così come la squadra che ancora una volta conferma di credere molto nelle sue potenzialità. Il suo programma si andrà definendo strada facendo, tuttavia c’è la certezza di una partecipazione al Giro d’Italia 2017. “L’anno scorso ero partito molto presto e avevo corso tanto al Giro e questo ha condizionato la mia partecipazione al Giro – spiega – Mi piacerebbe rifarmi, sarebbe una buona ricompensa per quanto fatto”. Anche la Settimana Coppi&Bartali rappresenta un passaggio importante per Mareczko, il quale potrebbe esordire anche alla Milano – Sanremo per poi guardare al calendario asiatico nella seconda parte di stagione. Tutto questo con una Wilier pronta a supportarlo al meglio nei grandi appuntamenti, con l’auspicio di togliersi grandi soddisfazione. “La fiducia della squadra è una grande motivazione – prosegue – Spero di ripagarli nel corso della stagione ottenendo qualche buon risultato grazie a loro. Non ho un numero di vittorie a cui ambisco, anzi vorrei ridurlo e puntare a corse più importanti“. Un sogno potrebbe essere quello della prima maglia rosa al Giro, ma l’azzurro preferisce mantenere un profilo basso. “Sarà abbastanza difficile – conclude – Già essere lì e lottare per un piazzamento sarebbe una bella cosa”.

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