Un Anno Fa…UAE Team Emirates, Tadej Pogacar: “Mi sarebbe piaciuto che Roglic conquistasse il Tour de France, ma io ero lì per vincerlo”
Una seconda stagione da incorniciare per Tadej Pogacar. Il fenomeno della UAE Team Emirates, che già si era messo in luce nel suo primo anno da professionista con otto successi e una Vuelta a España chiusa sul podio, in questo 2020 ha dimostrato di essere già uno dei ciclisti più forti del mondo, conquistando ben nove vittorie, tra cui ovviamente spicca il trionfo nella classifica generale al Tour de France. Alla Grande Boucle il 22enne sloveno ha battuto il connazionale Primoz Roglic (Jumbo-Visma), amico ma ovviamente rivale di Pogacar, che in una lunga intervista a Marca rivela che sì, lui era lì per conquistare il Tour, ma che se l’avesse anche vinto Roglic in fondo non gli sarebbe dispiaciuto.
“Mi sarebbe piaciuto che Primoz conquistasse il Tour de France, ma io ero lì per vincerlo – ha dichiarato il corridore della UAE – È solo competizione e ho grande rispetto per questo. Lui ha dimostrato al mondo intero che la Slovenia, un piccolo paese, può vincere i Grandi Giri. Ha iniziato ad emergere tre anni fa e correre al suo fianco è di grande esperienza. Ora l’ho battuto e ho dei sentimenti contrastanti al riguardo, ma questo è lo sport“.
Ovviamente, la cronometro di La Planche des Belles Filles nella penultima tappa è stato il momento decisivo della corsa: “Mi sono preparato fin dall’inizio per quel momento e ho avuto una buona giornata. Sono stato in grado di dare al 100% ed è stato uno dei miei giorni migliori in bici“. Pogacar svela anche un retroscena legato alle informazioni che tentava di ricevere dalla radiolina durante la prova: “Mi piace ricevere informazioni dall’ammiraglia, quando ti incoraggiano e ti spingono al limite. Ma la gente faceva un sacco di rumore lungo la strada e non sentivo quello che mi dicevano dalla macchina nel tratto finale. Così sono arrivato alla conclusione senza ricevere informazioni”.
Nonostante questo incredibile successo, la vita del talentuoso sloveno non è cambiata particolarmente: “La mia vita non è cambiata molto da quando ho vinto il Tour, è la stessa di prima, non c’è stato molto cambiamento. Forse qualche intervista in più e problemi riguardanti l’esposizione mediatica, ma niente di troppo stressante“.
Per quanto riguarda il Tour de France del 2021, riguardo al quale al termine della presentazione del percorso aveva dichiarato che avrebbe preferito più arrivi in salita, il 22enne sloveno non si sbilancia sui favoriti: “Credo sia un po’ presto per dire chi è il favorito per vincere il prossimo Tour. Dovremo vedere chi lo corre, ma se i Giochi Olimpici iniziano una settimana dopo… alcuni lo faranno a tutta, altri potrebbero affrontarlo come preparazione per i Giochi. Sarà un anno diverso dal solito. Più normale di quest’anno, ma credo sia troppo presto per dire chi sarà il favorito per il Tour”.
Uno dei papabili alla vittoria potrebbe essere un altro giovane talento, Remco Evenepoel (Deceuninck-Quickstep), che potrebbe fare il suo esordio nei GT proprio alla Grande Boucle: “Non lo so, penso che tutto sia possibile. Io ho partecipato al mio primo GT l’anno scorso ed ero subito salito sul podio. Naturalmente è possibile, dal momento che Evenepoel è un corridore molto forte“.
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