Quattro anni di ineleggibilità nel mondo del ciclismo per Kanstantsin Siutsou. Una squalifica che, a 37 anni, suona come una condanna a porre fine alla carriera. È la decisione presa dal tribunale anti-doping dell’UCI, che ha comunicato oggi il verdetto sul caso dell’atleta bielorusso, risultato positivo all’Epo in un controllo a sorpresa effettuato il 31 luglio 2018. La Bahrain-Merida aveva immediatamente sospeso il corridore, che in carriera vanta una vittoria di tappa e due top ten nella classifica generale del Giro d’Italia. Il caso era stato contestato dal classe ’82, che aveva espresso le proprie perplessità sul modo in cui era stato trattato il suo campione. L’annuncio ufficiale dell’UCI, tuttavia, conferma una squalifica di quattro anni, che sembra la pietra tombale sulle speranze di Siutsou di tornare in gruppo.
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