Un Anno Fa…Bahrain-Merida, Nibali “poteva rischiare la paralisi” ma ora c’è ottimismo per la Vuelta

Ottimismo e fiducia in casa Vincenzo Nibali dopo l’intervento alla vertebra. Effettuata ieri, la vertebroplastica si è svolta senza complicanze e il siciliano si è potuto alzare come previsto (anche un po’ prima, camminando da solo a fare la lastra di controllo) dopo qualche ora. Oggi tornerà dunque a casa dove potrà iniziare il recupero per portarlo verso la Vuelta a España, ma soprattutto verso il Mondiale di Innsbruck 2018, suo grande obiettivo stagionale con il quale scacciare la delusione di quanto successo all’Alpe d’Huez, con quella sfortunata e sventurata caduta che nel contempo emerge avrebbe potuto portare esiti molto più preoccupanti, secondo quanto spiega il neurochirurgo che lo ha operato.

“Poteva andargli molto peggio – spiega Giovanni Broggi, luminare nel suo campo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport – L’area interessata dalla frattura è funzionalmente molto importante, a causa del sistema nervoso del midollo: come se fossero dei fili che controllano i muscoli e le viscere. Se pezzi dell’osso fossero finiti nel midollo la cosa avrebbe potuto portare a una paralisi delle gambe”.

Fortunatamente, niente di tutto questo e la situazione sembra volgere per il meglio, anche se chiaramente bisognerà aspettare qualche giorno per capire la situazione in maniera più chiara. Ancora una giornata di sostanziale riposo, poi si inizierà con alcuni allenamenti in piscina, ai quali seguiranno i rulli, probabilmente già nel fine settimana. Qualche indicazione si potrà così cominciare ad avere, con il ritorno su strada previsto per il fine settimana successivo probabilmente.

“Bisognerà valutare come andrà il decorso e usare la massima cautela”, precisa Emilio Magni, il medico sociale della Bahrain-Merida, accettando con normalità la voglia dello Squalo dello Stretto di ripartire al più presto. “È normale che Vincenzo scalpiti e bisogna tenerlo a freno”, aggiunge, concludendo comunque anche lui con ottimismo considerando che “tutto fa pensare che Vincenzo potrà essere al via” della Vuelta.

La condizione non conterà più di tanto, l’importante sarà esserci e costruire in Spagna la forma giusta per l’appuntamento iridato.

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