Tour de France 2024, Tadej Pogačar chiama allo scoperto i rivali: “Evenepoel e Roglič voleranno e credo che Vingegaard potrà essere in buona forma”

Tadej Pogačar sta trascorrendo il periodo che lo separa dal Giro d’Italia 2024, vinto, al Tour de France 2024, che inizia sabato 29 giugno, godendosi un po’ di riposo, prima di riprendere la preparazione. Lo sloveno ha vissuto finora una stagione ai limiti della perfezione e punta con decisione alla storica doppietta Giro-Tour, anche se nella corsa francese gli avversari non mancheranno. Diversamente da Pogačar, però, le altre stelle attese nella lotta per la Maglia Gialla hanno avuto una primavera molto difficile: sia Remco Evenepoel che Primož Roglič e, soprattutto, Jonas Vingegaard hanno riportato duri infortuni nell’ormai celebre caduta avvenuta durante il Giro dei Paesi Baschi 2024.

La stella della UAE Team Emirates però pensa che i suddetti rivali saranno pronti per il Tour: “Evenepoel e Roglič voleranno – le parole di Pogacar nel podcast Watts Occurring, in cui ha conversato con Geraint Thomas, recentemente suo rivale al Giro, e Luke Rowe – Tutti e due saranno molto motivati e penso che saranno preparati al 100 per cento per il Tour de France. Vingegaard? Pensò che sarà al via. È tornato ad allenarsi dopo essere stato dimesso dall’ospedale e se ricomincia a sentirsi a suo agio in bici potrà trovare anche un buona forma. Dovrà ritrovare il peso ideale, ma non credo che questo sia un problema”.

Pogačar guarda in particolare a Evenepoel, almeno per l’avvio dell’attesissima corsa francese: “Sarà bello vederlo al Tour – il pensiero dello sloveno – Credo che sarà uno che tenderà a muoversi soprattutto nelle prime tappe, mentre Roglič all’inizio osserverà, ma poi andrà fortissimo negli ultimi giorni”.

Il campione sloveno ha parlato anche dei suoi compagni, scelti per l’appuntamento più importante dell’anno: “Adam Yates sarà il mio luogotenente, mentre Juan Ayuso e João Almeida saranno appoggi di lusso nelle tappe di montagna. Anche Marc Soler e Pavel Sivakov sono grandi scalatori, ma potranno fare anche molto in pianura. In più, ci saranno Tim Wellens e Nils Politt, due uomini fortissimi per le pianure”.

Dal punto di vista tattico, Pogačar non ha rivelato granché sulle possibili strategie: “L’inizio del Tour è difficile, ma per ora non ci ho pensato molto. Nel 2023 siamo stati molto aggressivi nella tappa di Bilbao e forse l’abbiamo pagata un po’. Anche in quel momento la forma era buona. Dovremo pensare bene a quel che vorremo fare. Le tappe chiave? La prima sarà di 210 chilometri, con quattro salite e già al secondo giorno avremo il San Luca. Poi, ci sarà il Col du Galibier già alla quarta tappa. In più, anche le ultime tre tappe saranno molto dure”.

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